Kansas - la recensione di "The Prelude Implicit"

Il ritorno dei prog rocker Kansas, dopo 16 lunghi anni di silenzio discografico. Le premesse non erano delle migliori, fra defezioni, sostituzioni e passar del tempo che troppo spesso gentiluomo non è... ma la faccenda, fortunatamente, si risolve quasi con un colpo di scena inaspettato. Abbiamo ascoltato il nuovo album dei Kansas e ci è piaciuto:

Questa è un storia a lieto fine, lo anticipiamo. Ma andiamo con ordine. Un gap di 16 anni fra un album e l’altro è decisamente qualcosa che non è definibile a cuor leggero come “pausa” o “intervallo”. In effetti 16 anni, nell’economia di una band, sono una vita: di regola, se nulla accade in un lasso di tempo così lungo, come minimo siamo di fronte a un gruppo che ha deciso di tirare i remi in barca e – al massimo – godersi i frutti del proprio repertorio con un po’ di concerti-evento, karaoke style, per mantenere ben oliato il conto in banca.

 

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