Robbie Williams all'Apple Music Festival di Londra- RECENSIONE E FOTO

Da ex Take That a ‘lad’, da artista combina guai a superstar da stadio, nessuna altra icona del pop Britannico è cresciuta sotto i riflettori come Robbie Williams. Ora, a 42 anni sembra aver trovato il suo ruolo da intrattenitore a tutto tondo.
L'icona pop - questa sera vestita con completo a stampa floreale - si presenta all'Apple Music Festival di Londra comunciano con due hit, senza una pausa ("Let Me Entertain You" e "Rock DJ") prima di reintrodurre se stesso: “I am Robbie Fucking Williams, and this evening your ass is mine.” Questa frase è ormai un rituale, il fatto che voglia reintrodurre se stesso suona abbastanza nuovo. Ma comprensibile, dato che il suo show alla Roundhouse è trasmesso live (su Apple Music, appunto) in tutto il mondo e per la maggior parte a una nuova generazione di ascoltatori.

La sua presenza all’Apple Music Festival è studiata bene; Williams, in contemporanea, annuncia il suo undicesimo album solista, “Heavy Entertainment Show" (in uscita il 4 novembre, il primo per Columbia Records/Sony Music). Il set è la visione di William di se stesso, la sua musica e ciò che vuole dare al pubblico: “intrattenimento leggero... ma con gli steroidi!", come lui stesso ha annunciato.
Il set è ‘pesante’, con una band formata da 11 elementi pronta a presentare tutti i migliori successi di Williams durante eccezionali 90 minuti di puro pop. La scaletta passa attraverso “Back for good” dei Take That per poi presentare in prima assoluta alcuni nuovi brani, come "Motherfucker" - un brano grunge che ha scritto per suo figlio (parte del coro è "Your mother is a nutter and you’re a bad motherfucker.”)
La folla viene intrattenuta al massimo; questa è la prova Williams è seduto dove nessun altro nella musica pop siede, in un luogo dove si può combinare in modo efficace grandi melodie pop con intrattenimento leggero.

Un tenero momento si ha durante “A better man”, quando a metà canzone Williams annuncia: “Ladies and Gentlemen, it’s my daddy Pete!”. Padre e figlio delicatamente armonizzano, stringendosi l’un l’altro la mano quando raggiungono il coro "Voglio solo essere un uomo migliore".
Williams non sembra voglia presentare più di un altro brano dal suo prossimo album, a parte "Motherfucker" e verso la fine "Sensational", solo dopo aver lasciato i fan ballare e scatenarsi su tutte le sue hit e cantato insieme "Angels"; Williams dedica quest'ultima al suo manager David Enthoven, morto il mese scorso, dicendo: “He truly saved my life – he left a big hole in my life.”

Il resto dello spettacolo è una hit dopo l'altra, qualcosa che tutti si aspettavano, e niente di meno.
SETLIST:
Let me entertain you
Rock DJ
Monsoon
Come Undone (with “Still haven’t found what I’m looking for”)
Back for good
Minnie the Moocher
Somethin’ stupid
Millenium
Batter man (with Peter Williams)
Motherfucker
Old before I die
Strong
Candy
Feel
Kids (with “Whole lotta love” by Led Zeppelin)
ENCORE:
My way
Angels
Sensational