Mogol, esce l'autobiografia "Il mio mestiere è vivere la vita"

Giulio Rapetti Mogol ha da poco compiuto 80 anni, lo scorso 17 agosto. E festeggia pubblicando l'autobiografia "Il mio mestiere è vivere la vita", in uscita per Rizzoli la prossima settimana.
In un'intervista concessa a "Repubblica" per presentare l'uscita del volume, il paroliere (che non ama essere definito tale) ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, a partire dal suo pseudonimo, ormai “ufficializzato” all’anagrafe:
Nel 1959, quando gli pseudonimi erano piuttosto diffusi tra i compositori. Anche mio padre ne aveva uno, "Calibi", con cui firmò Le colline sono in fiore. Con mio padre in Ricordi, volevo poter firmare canzoni senza passare per raccomandato. Mandai alla Siae una lista di 30 pseudonimi. Tutti bocciati. Compilai un listone con 120 altri nomi. Alla fine passò solo "Mogol".
E, ancora, il primo incontro con Lucio Battisti:
"Mi fece sentire due canzoni. "Non sono granché" dissi. "Ha ragione" mi rispose. Gli dissi di ripassare più avanti, che avremmo provato a scrivere qualcosa".