Lars Ulrich (Metallica): "Il nuovo album ha qualcosa di 'Kill'em all"

Nell’attesa dell’uscita, il prossimo 18 novembre, del decimo album dei Metallica ”Hardwired…to self-destruct” i fans si possono fare un’idea di quello che li aspetta leggendo le parole che ha dichiarato il batterista della band Lars Ulrich a Rolling Stone.
Alla domanda se il nuovo album sarà ‘meno frenetico’ del precedente ”Death magnetic” uscito nel 2008 come dai lui preconizzato, Ulrich risponde: "La maggior parte delle canzoni sono più semplici.
Introduciamo un mood e ci atteniamo ad esso, piuttosto che fare canzoni, come abbiamo fatto in passato, dove partivamo da un riff per vagare di qui e di là e ci si immergeva in un viaggio attraverso molti paesaggi sonori. Le canzoni sono più lineari. E per 'meno frenetico' intendo dire che nelle canzoni ci saranno meno arrivi e partenze.".
Per chi li segue da lungo tempo sarà importante sapere che l'album è stato influenzato in buona misura dal lavoro che il gruppo ha fatto per la ripubblicazione del loro album d’esordio nel 1983 “Kill’em all”. Una pubblicazione che, dice Ulrich, non ha apprezzato appieno fino a quando non l’hanno suonato dal vivo nel 2013: "All'inizio sottovalutavo quel disco perché “Ride the lightning” e “Master of puppets” possono essere intellettualmente più stimolanti e impegnativi, sono album più profondi. Poi, nel 2013, quando lo abbiamo suonato dal vivo ho scoperto che “Kill' em all” ha una sua bella coesione. E penso che ci sono alcuni elementi di quel disco che si ritrovano in questo. Qualcosa di “Kill’em all” si è insinuato nel songwriting ".