Gino Paoli, l'indagine per evasione fiscale sarà archiviata per prescrizione?

Potrebbe concludersi con un'archiviazione l'indagine per evasione fiscale nei confronti del cantautore genovese, che era finito nel mirino della guardia di finanza dopo alcune intercettazioni avvenute con il suo commercialista in merito al trasferimento di due milioni di euro in Svizzera (sottratti, dunque, al fisco): "Vorrei riportare in Italia dalla Svizzera due milioni, per lo più ricevuti in nero alle feste dell'Unità", aveva detto il musicista.
L'evasione fiscale, secondo l'accusa, ammontava a circa 800 mila euro non dichiarati nel 2009. Secondo quanto riferisce La Stampa, infatti, il sostituto procuratore Silvio Franz avrebbe chiesto di prosciogliere Gino Paoli poiché il cantautore ha dimostrato che alcune operazioni in Svizzera sono avvenute prima del 2008, anno in cui secondo gli investigatori Paoli aveva trasferito i suoi soldi all'estero; per questo motivo, non sarebbe possibile - riferisce sempre il quotidiano torinese - stabilire quando fu accumulata la quantità di denaro poi esportata all'estero e l'inchiesta potrebbe essere archiviata per prescrizione.