Led Zeppelin, processo per "Stairway to heaven": ora la parola spetta alla giuria per il verdetto

Dopo cinque giornate di intenso dibattito/scontro, siamo giunti al momento clou, ovvero l'attesa del verdetto che è ora nelle mani della giuria chiamata a decidere le sorti del processo.
La causa - lo ricordiamo - vede da una parte il legale che rappresenta gli interessi di Randy Wolfe (alias Randy California, compositore principale degli Spirit) e dei suoi eredi, mentre a difendersi sono i Led Zeppelin - in pratica Robert Plant e Jimmy Page - accusati di avere copiato parte della loro iconica "Stairway to heaven" da un brano degli Spirit intitolato "Taurus".
Francis Malofiy, legale che rappresenta Wolfe, ha chiesto, in chiusura della sua arringa, un terzo dei proventi derivanti dal brano, in quanto a suo dire palesemente copiata da "Taurus". Ha anche messo in dubbio l'affidabilità di Plant e Page, che lui in qualche modo accusa di non ricordare, selettivamente e ad hoc per il processo, tutto ciò che riguarda il loro rapporto con gli Spirit e la musica che facevano.
Peter Anderson, avvocato degli Zep, ha sottolineato come gli eredi di Wolfe non siano i proprietari dei diritti di "Taurus", in quanto Wolfe li avrebbe ceduti negli anni Sessanta a Hollenbeck Music; in più, anche se lo fossero, per Anderson le similitudini fra i due pezzi sono derivanti dall'utilizzo di schemi e accordi comunissimi, di pubblico dominio, quindi non ci può essere plagio.
Ora, appunto, è tutto nelle mani dei giurati che - dopo questi cinque giorni di prove, controprove, obiezioni e dibattimento, dovranno decidere le sorti del processo.