Morrissey parla della strage di Orlando e dell'Islam, attaccando Donald Trump

Morrissey ha pubblicato sulla sua rivista online True To You un lungo post nel quale ha commentato il recente massacro di Orlando nel quale hanno perso la vita 49 persone. Anzitutto, l'ex frontman degli Smiths ha speso alcune parole per Omar Mateen, il responsabile della strage:
"Anche se l'uomo armato che ha massacrato 49 persone in un gay club di Orlando si dice abbia 'respinto' l'omosessualità, egli ha comunque lasciato una sfilza di selfie auto-compiacenti; un bell'uomo che guarda incantevolmente il proprio volto. È dunque accettabile per lui ammirare con amore la propria mascolinità, ma non va bene se gli altri uomini essere attratti da altri uomini".
Sempre in riferimento a Omar Mateen, che avrebbe agito ispirato dai principi delle Scritture Sacre della religione dell'Islam, il cantante ha scritto:
"Le scritture islamiche dicono che un uomo può sedersi da solo e scattare fotografie auto-compiacenti? Ne dubito".
In secondo luogo, Moz si è rivolto direttamente a Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali USA, commentando la posizione del magnate americano in merito al possesso delle armi negli Stati Uniti - il cantante ha pure paragonato Trump all'ex governatore dell'Alabama e segregazionista George Wallace:
"Donald Trump reagisce alla strade di Orlando spiegando che, se le persone all'interno del club fossero state armate di pistole, ci sarebbero state meno vittime. Questo, naturalmente, è un suo modo per evitare di spendere parole di sostegno alla comunità gay di Orlando (che ha la colpa di andare in un locale notturno senza bombe a mano)".
Potete leggere il post, in versione integrale, a questo link.