E' morto Muhammad Ali-Cassius Clay, il grande pugile. Fu anche cantante, per gioco: ASCOLTA.

Sono state complicazioni respiratorie, aggravate dall'Alzheimer del quale soffriva da tempo, a causare la morte di Muhammad Ali, un tempo noto come Cassius Clay, il celeberrimo pugile di colore statunitense che è scomparso questa notte, neglli USA il 3 giugno, a Phoenix, in Arizona.
Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960, era stato poi campione mondiale dei pesi massimi dal 1964 al 1967, dal 1974 al 1978 e poi ancora brevemente nel 1978.
Nato il 17 gennaio del 1942 a Louisville, oltre che per le sue gesta sportive, era diventato celebre per il suo comportamento guascone e irriverente (da cui il soprannome "il labbro di Louisville"), per essersi convertito all'Islam cambiando nome - da quello anagrafico, Cassius Marcellus Clay Jr.
, a Muhammad Ali - e per essersi rifiutato di combattere in Vietnam, il che gli costò l'interruzione della carriera per alcuni anni.
Si era ritirato definitivamente dal ring nel 1981, e in seguito si era dedicato, compatibilmente con le sue condizioni di salute, ad attività umanitarie.
Nel 1963 aveva pubblicato un 45 giri contenente da un lato il classico di Ben E. King "Stand by me" e dall'altro l'autocelebrativa "I'm the greatest".