Prince, parla l'esperto statunitense Drew Pinsky: ipotesi di overdose accidentale di antidolorifici

Lo spettro dell'overdose, già dalle prime ore seguenti alla morte di Prince, aleggia nell'aria. Ora, a parlare nuovamente di questo scenario, è stato il dottor Drew Pinsky, personalità mediatica ma soprattutto medico specialista in dipendenze e problematiche legate agli stupefacenti. Infatti a molti non torna l'ipotesi della classica overdose rock, legata a un uso ricreativo di droga, visto che l'artista era una persona salutista (era vegano, ad esempio), molto attenta all'alimentazione e al benessere fisico - come riportato da più fonti.
Pinsky ipotizza che lo scenario sia legato a un'overdose accidentale, legata a un utilizzo fuori controllo di antidolorifici oppiacei. Del resto, secondo fonti anonime, l'atterraggio di emergenza e il ricovero che si verificarono neppure una settimana prima del decesso di Prince sarebbero legati a un dosaggio eccessivo di Percocet, un potente medicinale antidolorifico della classe degli oppiacei. E, considerando che il musicista soffriva di gravi problemi all'anca - che a quanto pare gli provocava dolori forti e per il quale aveva rifiutato di operarsi, per via della sua fede religiosa (era testimone di Geova) - sembra plausibile che il ricorso all'antidolorifico fosse legato a questo tipo di difficoltà.
Pinsky, come riporta "Billboard", spiega anche che i problemi respiratori di Prince, che sembra abbiano causato il ricovero precedente alla morte, potrebbero essere stati causati dal cocktail di Percocet e benzodiazepine (comuni psicofarmaci):
La combinazione di oppiacei e benzodiazepine assunti per via orale è straordinariamente pericolosa [...]. Ti fa smettere di respirare e muori. E' facile che accada, anche se i medicinali sono stati regolarmente prescritti e presi nelle dosi giuste.
Il dottore poi approfondisce ulteriormente:
Comunque, anche se nel quadro c'entrano degli oppiacei, non mi sembra proprio una storia di tossicodipendenza. E anche se alla fine sembra siano state delle sostanze stupefacenti a farlo smettere di respirare, io definirei più un incidente la faccenda, piuttosto che un'overdose da tossicodipendenza. Anche se un uomo di mezza età e in salute, con un problema all'anca, non dovrebbe assumere oppiacei regolarmente. Questo è un dato di fatto.
Per non lasciare alcuna ipotesi inesplorata, poi, Pinsky dice che comunque potrebbe esserci stata una condizione di salute non nota al pubblico - magari una malattia cronica come il cancro o una patologia cardiaca. Nulla al momento può essere tralasciato.