Gino Paoli si appresta a trattare con l'Agenzia delle Entrate per sanare il suo debito col Fisco

Il cantautore Gino Paoli, all'inizio del 2015, è stato al centro di un'indagine da parte della Guardia di Finanza avente come oggetto una maxi evasione: si parla di due milioni di Euro trasferiti in Svizzera - somma su cui non avrebbe pagato le tasse dovute al Fisco italiano (circa 800.000 euro, quindi).
Insieme all'autore di "Il cielo in una stanza" sono stati indagati anche la moglie Paola Penzo e due soci delle tre società genovesi che fanno capo al cantautore: la "Edizioni musicali senza fine", la "Sansa" e la "Grande Lontra".
Paoli ha dato poi le dimissioni, a pochi giorni di distanza dalla notizia, dalla carica di presidente della SIAE.
Ora, stando a quanto riportato dalle pagine dedicate alla città di Genova di "Repubblica", l'artista avrebbe iniziato la procedura - tramite il proprio legale - per trattare con l'Agenzia delle Entrate in modo da sanare la sua posizione e il debito col Fisco. La trattativa poterebbe non a un'estinzione del reato, ma di sicuro potrebbe alleggerire la posizione di Gino Paoli, riducendo l'entità della somma dovuta