Panama papers, anche Simon Cowell e l'ex moglie di Paul McCartney Heather Mills nella lista dei clienti di Mossack Fonseca
Iniziano ad emergere i nomi di figure di spicco del mondo musicale nello scandalo battezzato dalla stampa "Panama papers", l'elenco di clienti dello studio legale panamense Mossack Fonseca specializzato nell'apertura di società di comodo in paradisi offshore atte a eludere i fisco consegnato da una fonte anonima all'International Consortium of Investigative Journalists: dopo David Geffen, che secondo il giornalista americano Kevin Hall figurerebbe tra i personaggi citati nel colossale leak, oggi il Guardian riferisce altri due nominativi eccellenti, quelli dell'ex moglie di Paul McCartney Heather Mills e del discografico e impresario televisivo Simon Cowell.
La Mills, separatasi dall'ex Beatle nel 2008 dopo sei anni di matrimonio, ricevette dall'ex coniuge in seguito alla separazione la cospicua cifra di 23 milioni e 400mila sterline, alle quali si sono sommati le 35mile sterline annue versate da McCartney per l'educazione della figlia Beatrice Milly: la quarantottenne, titolare dell'azienda di alimenti vegani VBites Foods, aveva aperto una società nelle Isole Vergini in vista di un investimento da un milione di sterline poi - come riferisce la testata britannica - non andato a buon fine e sfociato in una battaglia legale.
Più complessa pare essere, invece, la posizione di Cowell, ideatore dei format X Factor e Got Talent nonché mentore di big del pop come Susan Boyle e One Direction: stando alla ricostruzione del Guardian Cowell figurerebbe come azionista unico di due società con sede nelle Isole Vergini - la Southstreet Limited e la Eaststreet Limite, entrambe costituite nel 2007 - aperte per condurre operazioni immobiliari e terriere nelle Barbados, paese caraibico di il deus ex machina dei talent show musicali da anni trascorre le vacanze: l'entourage di Cowell ha chiarito come le due entità finanziarie siano state aperte da contabili per conto dello stesso impresario, ma solo per i progetti di costruzione sulle sue proprietà, che tuttavia - essendosi bloccati per problemi burocratici - hanno lasciato inattive le società stesse.