E' morto Umberto Eco: l'intellettuale si è spento ieri sera (intorno alle 22.30), venerdì 19 febbraio, all'età di 84 anni, nella sua abitazione milanese. Filosofo, saggista, romanziere e semiologo, Umberto Eco è stato tra gli intellettuali più importanti del Novecento. Laureatosi in filosofia all'Università di Torino, nel 1954, con una tesi sull'estetica di San Tommaso d'Aquino, nel 1956 l'intellettuale alessandrino pubblicò il suo primo libro, un approfondimento della sua tesi di laurea: "Il problema estetico in San Tommaso".
Nel corso dei suoi sessant'anni di carriera, Eco ha intrapreso esperienze tra loro molto diverse: dal 1954 e per cinque anni (circa) lavorò in RAI e da quell'esperienza nacquero diversi scritti tra cui "Fenomenologia di Mike Bongiorno", saggio - pubblicato nel 1961 all'interno dell'opera "Diario minimo" - che affronta la tematica della massificazione mentale conseguente al consumismo partendo dall'analisi delle ragioni del successo del popolare conduttore televisivo; dal 1959 al 1975 fu condirettore della casa editrice Bompiani e durante questo periodo pubblicò - tra le altre cose - il saggio "Opera aperta", il quale diede le basi teoriche al movimento d'avanguardia letterario del Gruppo 63; nel 1961 avviò la carriera di professore universitario, terminata nel 2007 per limiti d'età.
Collaboratore di diversi quotidiani e riviste, sia italiane che internazionali, e traduttore di scritti quali gli "Esercizi di stile" di Raymond Quneau (1983) e "Sylvie" di Gérard de Nerval (1999), nel 1971 Eco fondò "Versus - Quaderni di studi semiotici", una delle più importanti riviste internazionali di semiotica, ricoprendone la carica di direttore e membro del comitato scientifico fino alla morte.
Al 1980 risale la pubblicazione del suo primo romanzo, "Il nome della rosa", best-seller internazionale che fu tradotto in quasi 50 lingue e che vendette oltre 30.000.000 di copie. Nel 1988 arrivò il secondo romanzo, "Il pendolo di Foucault", mentre l'ultimo, intitolato "Numero Zero", è uscito nel 2015 (e narra di fatti recentemente accaduti nell'Italia contemporanea, rivisti in chiave complottistica).
Nel 1996, l'intellettuale è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, mentre nel 1997 gli è stata conferita la Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte.
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20/02/2016