Elton John e i Mumford & Sons criticano duramente il mercato del secondary ticketing

Stando a quanto riportato da "Billboard", due dei maggiori artisti britannici del panorama attuale - ossia sir Elton John e i Mumford & Sons - hanno recentemente espresso le proprie idee fortemente negative e critiche nei confronti del mercato del secondary ticketing, ossia il mercato parallelo (attivo online) e alternativo a quello ufficiale per la vendita e l'acquisto di biglietti per eventi live e manifestazioni.
L'artista di "Candle in the wind", nel corso di un'intervista promozionale rilasciata alla BBC, ha chiaramente detto che preferirebbe vedere sedie vuote, ai suoi concerti, piuttosto che trovarsi di fronte a un tutto esaurito per cui alcuni dei suoi fan sono stati costretti a pagare prezzi gonfiati per avere i biglietti:
Credo che sia una pratica di estorsione e penso sia una disgrazia. Il fatto che quelle persone siano disposte a pagare prezzi così alti è fantastico in sé, ma sono convinto che preferirei che risparmiassero il loro denaro e non si presentassero.
D'altro canto i Muford & Sons in altra sede - in un post pubblicato nel loro sito ufficiale - hanno rincarato la dose sul medesimo argomento. Il post è intitolato, eloquentemente, "To All Our Fans Around The World: Help Us To Stop The Ticket Touts" ("A tutti i nostri fan del mondo: aiutateci a fermare chi specula sui biglietti"). Condannano il secondary ticketing con dure parole:
Il modo di operare di questi speculatori è molto sofisticato: assoldano programmatori in grado di violare i software dei rivenditori ufficiali che noi selezioniamo perché vendano i nostri biglietti [...]; usano identità multiple per acquistare grandi quantità di biglietti dal medesimo rivenditore; poi violando le leggi inglesi si fingono persone singole quando mettono in vendita i biglietti nei siti dedicati, senza neppure dare informazioni sul numero del posto o la file - in realtà sono speculatori che non avevano la minima idea di andare ai concerti, ma vogliono solo comprare biglietti in grandi quantità per rivenderli.
Secondo una stima della band, circa 6.000 tagliandi relativi al più recente tour inglese effettuato sono finiti nel mercato del secondary ticketing:
La gente potrebbe ribattere che erano biglietti già venduti e che noi riceviamo lo stesso il denaro. Ma noi non la vediamo così. Vogliamo che i fan del gruppo possano venire ai nostri concerti pagando un prezzo giusto e sentano di ricevere il giusto trattamento per il loro denaro. Vogliamo che i posti di ogni concerto sold out siano occupati da veri fan. Perché ci interessa così tanto? Perché è ingiusto, danneggia i nostri fan ed è un problema per tutti gli artisti.
Infine i Mumford & Sons si appellano ai fan perché li aiutino a combattere questo fenomeno:
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per vincere questa battaglia