Già frontman del gruppo la Fame di Camilla, oggi uno degli autori più apprezzati della musica italiana contemporanea (ha scritto, tra gli altri, per Marco Mengoni, Chiara, Annalisa, Emma e Patty Pravo), il cantautore di origini albanesi sarà in gara tra le "Nuove proposte" del prossimo Festival di Sanremo con "Odio le favole": "E' una canzone in linea con quello che sarà il disco che pubblicherò nella settimana del Festival", dice Ermal Meta, intercettato da Rockol in studio di registrazione, "è un pezzo che parla di quanto a volte, vivendo una determinata situazione, ci sembra grandissima e che poi, a distanza di tempo, finisce per rivelarsi una cosa da poco. Quando guardiamo un quadro da troppo vicino, anche i dettagli sembrano importanti. L'ho prodotta io, come tutto il disco d'altronde".
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Ermal tornerà a calcare il palco dell'Ariston per la terza volta nella sua carriera: "Ci ero già stato come chitarrista degli Ameba 4 nel 2006, poi nel 2010 con La Fame di Camilla", ricorda lui, che ha partecipato al Festival della Canzone Italiana anche come autore, firmando brani portati in gara da Annalisa ("Non so ballare", 2013) e Chiara ("Straordinario", 2015), "Sanremo è una realtà importante, può rappresentare l'inizio di un percorso. Ma bisogna arrivare in gara con una struttura solida, bisogna essere soprattutto preparati all'atmosfera del live: non scordiamoci che la musica è fatta di concerti (anche se in Italia ce ne sono sempre meno, complice la crisi economica che porta i proprietari dei locali a chiudere le loro attività). E' la prima volta che partecipo al Festival mettendoci il mio nome, con un progetto che, insomma, ruota intorno a me a trecentosessanta gradi. Ho respirato un'aria diversa, me ne sono accorto già alle selezioni. E' un'esperienza eccitante, nuova: cercherò di fare del mio meglio".
Recentemente, Ermal Meta è entrato in casa Mescal: l'etichetta indipendente fondata nel 1993 da Luciano Ligabye e Valerio Soave, che nel corso degli anni ha lanciato artisti quali Bluvertigo, Afterhours, Subsonica, Perturbazione, La Crus, Carmen Consoli e Cristina Donà, curerà infatti la pubblicazione del primo disco solista di Ermal: "Conterrà tredici canzoni caratterizzate da un suono molto diverso rispetto a quello che avevo proposto con La Fame di Camilla", anticipa il cantautore, "ho deciso di fare un uso meno predominante della chitarra: qui, le chitarre sono usate quasi come synth. In 'Odio le favole' la chitarra compare solo in alcuni punti: ci sarà molta elettronica, piuttosto. Ecco, il disco è un mix di elettronica e musica classica: ci saranno archi, ma anche tanti sintetizzatori. Ho voluto riportare gli anni '80 al 2015. Sono felice di aver intrapreso questa collaborazione con Mescal: hanno prodotto gran parte della musica che ho amato fino ad oggi, Subsonica e Bluvertigo su tutti. Con questo disco ho cercato di restare fedele ai miei istinti: la produzione risente della mia istintività".
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Con la pubblicazione del suo primo album solista, Ermal Meta non cesserà la sua attività di autore: "Continuerò a scrivere per altri, certo, perché scrivere è una cosa che mi piace e non trovo faticoso farlo", dice a tal proposito il cantautore, "quando scrivo, scrivo sempre per me stesso. Solo in un secondo momento decido se tenere per me quella canzone o se cederla, invece, ad un'altra voce. Mi piace molto ascoltare le mie canzoni cantate da altre persone. Se ci sono pezzi a cui tengo particolarmente, tra quelli che hanno cantato altri? Sicuramente 'Il meglio che puoi dare', incisa da Chiara, perché è una canzone alla quale tengo tantissimo. Poi direi 'Occhi profondi', cantata da Emma, e 'Natale senza regali', cantata da Mengoni. Mi sono molto emozionato, invece, quando ho provinato 'Era una vita che ti stavo aspettando', poi incisa da Francesco Renga'".
(di Mattia Marzi)
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11/12/2015