Comunicato Stampa: I prossimi appuntamenti di Radioscrigno

La redazione di Rockol non è responsabile del contenuto di questa notizia, che è tratto da un comunicato stampa. Artisti, etichette e aziende che vogliono rendere note le proprie iniziative attraverso la pubblicazione di un loro comunicato stampa in questa sezione possono indirizzare una e-mail a presskit@rockol.it. La pubblicazione dei comunicati è a discrezione della redazione.


COMUNICATO STAMPA RADIOSCRIGNO

8 AGOSTO - LELIO LUTTAZZI : LO SWING A POIS
15 AGOSTO - L’UOMO CHE INCONTRÒ SE STESSO : DOMENICO MODUGNO
22 AGOSTO : RADIO OLIMPIA 2004

LELIO LUTTAZZI : LO SWING A POIS

RADIOSCRIGNO - Domenica 8 agosto - ore 23.30 su Radiouno
Con Dario Salvatori, Timisoara Pinto, Cristina Zoppa
Regia: Nella Ottolenghi e Stefano Pogelli
Ricerche a cura di Elisabetta Malantrucco

In occasione della 7° edizione di "Zazzarazzaz", festival della canzone jazzata (Sanremo, dal 6 all'8 agosto) quest'anno dedicata a Lelio Luttazzi, Radioscrigno presenta "Lo swing a pois", puntata sincopata a base di straordinari contributi d'archivio che vedono all' opera il grande musicista triestino. Esecuzioni dal vivo di "Una zebra a pois" in duetto con Rita Pavone, "Legata ad uno scoglio" (Luttazzi piano solo), "Giovanotto matto", tratta dal programma radiofonico "Nate ieri" del 1962 ed eseguita da Ernesto Bonino con l'accompagnamento inedito dell'orchestra di Gigi Cichellero. Ed ancora: "Quando una ragazza a New Orleans", versione del quartetto vocale Le Zebre a Pois formato da Donatella Luttazzi (figlia di Lelio), Angela Citterich, Giuppi Paone e Sonia Cannizzo. Doppio omaggio a Luttazzi e a Pippo Barzizza con "La canzone del boscaiolo". Al maestro Barzizza, di cui quest'anno si celebra il decennale della scomparsa, il Centro Stan Kenton di Sanremo, organizzatore di "Zazzarazzaz" dedica l'annuale premio per arrangiatori d'orchestra ormai giunto alla quinta edizione. Il noto brano di Barzizza è, nel ritrovamento proposto da Radioscrigno, riletto dalle orchestre di Gorni Kramer e Lelio Luttazzi "unificate". Un preziosissimo gioiello sonoro datato febbraio 1954.


L’UOMO CHE INCONTRÒ SE STESSO : DOMENICO MODUGNO
Radioscrigno - Domenica 15 agosto ore 23.30 su Radio1
Con Dario Salvatori, Timisoara Pinto, Maria Cristina Zoppa.
Regia: Nella Ottolenghi.
Ricerche a cura di Elisabetta Malantrucco.

“Cognome e nome: Modugno Domenico
Nazionalità: italiana
Colorito:roseo normalmente, rosso acceso quando mi arrabbio
Capelli: alla Tarzan
Baffetti: alla Menjou
Professione: cantante, autore
Vocazione: aviatore...volare oh,oh...cantare..oh,oh,oh,oh...”

Domenico Modugno incontra e racconta se stesso molte volte nei programmi radiofonici che lo hanno visto protagonista come ne “Il mio spettacolo” del 28/10/1961 di Gian Francesco Luzi da dove abbiamo selezionato questo incipit, con il quale apriremo la puntata di Radioscrigno del 15 agosto dedicata al cantautore ‘pugliese’ si, ma esclusivamente e più di ogni altro italiano.

Dieci anni fa la fine di una lunghissima storia di cui troviamo importanti tracce nel nostro Archivio. Con quanta cura Modugno raccontasse se stesso si capisce anche dai divertenti fuori onda ritrovati nelle interviste GR, curate per il grande cantautore soprattutto da Sandro Ciotti, e ancora nel programma “Special” di Lucio Ardenzi del 1973 quando è la stessa radio che entra in Casa Modugno per registrare racconti, aneddoti e curiosità di una vita famosa si, ma originale e sconosciuta.
E così abbiamo il racconto degli inizi con un divertentissimo “Armstrong barese” ovvero un’improbabile Modugno che in dialetto barese canta “St. Louis Blues” accompagnadosi con la chitarra , così come faceva nei locali di Via Margutta a Roma nel 1953 per guadagnare il necessario per sopravvivere. E ancora la storia della sua vera “fortuna”, ovviamente romanzata alla Modugno, e cioè del suo primo “padrino” come dice Ardenzi stesso, insomma l’incontro a Via Asiago 10 con Frank Sinatra e quella “Ninna nanna” siciliana, scritta dal romanissimo Franco Nebbia, che cambiò la sua vita.
Dalla “Ninna nanna”, ritrovamento di Radioscrigno tra i più preziosi (Radio Club 1953), all’esecuzione dal vivo del Sanremo 1958 di “Nel blu dipinto di blu”.

Siamo arrivati dunque al “’58 di Modugno” alla sua rivoluzione. Dall’ Archivio GR, tra le tante interviste che da quel fatidico Sanremo l’hanno visto protagonista spunta un’altra esecuzione dal vivo di rara bellezza. Dal Gerolamo di Milano, dove nel giugno del 1958 Modugno porta il suo recital, una sequenza registrata per intero per il GR: il monologo sul “Sole cocente” di Achille Millo, autore e cantante napoletano che accompagnava Mimmo nello spettacolo, e la bellissima “Sole,sole,sole” in una calda esecuzione voce e chitarra. La canzone, scritta con l’altro napoletano Riccardo Pazzaglia, diventa l’inno bene augurante per questo Ferragosto all’insegna di Modugno.
Chiude la puntata il “Duetto si e no” dal “Rinaldo in campo” del 1961: una Delia Scala forte e decisa a cambiare il suo “brigante bugiardo” in vero “garibaldino”.

E ANCORA...

LE ULTIME SCRIGNATE SU MODUGNO
Da “Schermi e ribalte” del 23/06/1959 - Archivio GR

Sandro Ciotti intervista Domenico Modugno sui suoi progetti a lungo raggio e che riguardano attività non necessariamente attinenti alla canzone.
Un progetto che lo vede interprete del “bandito Giuliano” anche se come dice Modugno “mi terrorizza perchè è un personaggio talmente allucinato, talmente a sé...ed è già personaggio. È come interpretare una commedia di Shakespeare...non si può inventare molto su Giuliano...ha già la sua storia, il suo carattere..a me fa molta paura”.
E poi un secondo progetto che Modugno prevede per “l’immediato futuro”: un film con Clark Gable e Sofia Loren. Set a Capri: la storia di un’americano di Boston, un’inglese d’America, inizialmente convinto ad imporre il suo stile di vita e che invece cede e si scioglie davanti alle “bellezze” dell’isola caprese.
“Come pensa che andrà il suo incontro con Clark Gable?” ... “Non lo so, vuol dire che faremo a chi ha i baffi più lunghi...”

Da “Telescopio” del 16/06/1959 - Archivio GR
Ciotti in un’intervista-doppia, Modugno-Migliacci
Le parole e la musica, la canzone che ci ha dato più soddisfazione (Nel blu dipinto di blu), i vantaggi e gli svantaggi di questa collaborazione (Migliacci: “Sono corse da tutte le parti, sembra di allenarsi per le Olimpiadi, un Vulcano”), e ancora la netta preferenza nel raccontare con una canzone uno stato d’animo e non una storia (Modugno: “Per raccontare una storia non bastano tre minuti, ci vorrebbero ottanta pagine per far sì che la storia sia valida...). Infine il “falso” dualismo come dice Ciotti tra gli urlatori e non (Modugno: “Se gli urlatori stabiliscono una rottura con il vecchio stile, il vecchio modo di comporre e cantare, viva gli urlatori!!!”).

Da “Mondorama” del 10/01/1960 - Archivio GR
Ciotti intervista Modugno
Ciotti: “ Qual è secondo te un tema non convenzionale che ti piacerebbe affrontare?”. Modugno: “ A me piacerebbe fare una canzone difficile, cioè poter tradurre in musica, oggi come oggi, un sentimento che è scontatissimo... esempio l’amore per la mamma. Le canzoni sulla mamma di oggi fanno accapponare la pelle perché non si possono ascoltare più...un sentimento detto in troppe paste, troppe maniere...per me però sarebbe veramente interessante parlarne in modo non scontato”.


Da “Special Modugno” del 16/07/1973 - Archivio GR
Di Lucio Ardenzi
Con Domenico Modugno, Marco,Marcello e Massimo, Franca Gandolfi e Delia Scala.
La trasmissione si apre con un inedito Domenico Modugno alle prese con Marco, Marcello e Massimo che litigano. Poi Marco tra le urla del padre inizia le prove con il suo gruppo “Il parcheggio non autorizzato”: (Mimmo “Ragazzi siete bravissimi, però per favore, smettetela...”).
Inizia il racconto. Tra le chicche: Modugno che va a casa De Sica sperando di avere una parte in un film, ma preso dal timore di osare troppo preferisce chiedere dei soldi che De Sica ovviamente gli dà. E poi gli inizi difficilissimi con la tenera e fedele Franca sempre vicino. Dall’Armstrong barese (vedi inizio comunicato) al Folk. Modugno: “Nessuno parlava di Folk. Erano canzoni popolari per raffinati. Comunque sono stato forse il primo a fare questo genere e a portarlo al successo (...)Fu un successo di élite prima che popolare...poi con la grande fortuna delle altre canzoni ci fu la riscoperta del mio repertorio siciliano”.

RADIO OLIMPIA 2004

Radioscrigno - Domenica 22 agosto ore 23.30 su Radio1
Con Dario Salvatori, Timisoara Pinto, Maria Cristina Zoppa.
Regia: Nella Ottolenghi.
Ricerche a cura di Elisabetta Malantrucco.

A fiaccola ancora accesa, apriamo lo scrigno dei tesori che riguardano le Olimpiadi di tutti i tempi, per vivere e gustare meglio i Giochi di Atene 2004.
Ecco allora i sogni “olimpionici” di Aldo Fabrizi, da un 78 giri degli inizi degli anni ’50: tante medaglie vinte in tante “specialità” e tre punti finali molto “particolari”.
Ma c’è anche chi come Pasolini, intervistato da Claudio Ferretti per il GR durante le Olimpiadi del 1968, prende spunto dalle cerimonie olimpiche per una riflessione profonda sulla mutata natura dei Giochi: non più “popolari” come nell’origine greca ma ricchi di interessi che sfilano in pompa magna, a segnare la perdita del senso più puro dei giochi stessi. Visibili alle grandi masse ma da loro ben lontane, perché non provengono più dal basso.
E con Radioscrigno torna a trasmettere anche Radio Olimpia : dal 5 Ottobre 1959 Paolo Valenti e Nando Martellini curarono la trasmissione che seguì passo passo le Olimpiadi di Roma del 1960. Emozionante la radiocronaca di Valenti stesso della medaglia d’oro per i 200 metri del torinese, bravo “studioso”, Livio Berruti.
Nana Mouskori e Harry Belafonte, ambasciatori Unicef, sono i protagonisti musicali di questa puntata insieme a Hadjidakis, premio Oscar con “I ragazzi del Pireo” nella versione più famosa di Dalida. Infine “Unity”, l’album ufficiale dei Giochi Olimpici 2004, i cui proventi saranno devoluti ad un progetto Unicef per l’Africa Sub-Sahariana.

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996