Bruce Springsteen, quarant'anni fa usciva 'Born to run' - RECENSIONI / VIDEO

La copertina - ideata da Eric Meola, ed entrata di diritto nell'iconografia rock come quelle di "London calling" dei Clash o "Pet sounds" dei Beach Boys - lo ritrae sorridente, con la sua Telecaster al collo, appoggiato a "Big man": esattamente quarant'anni fa, il 25 agosto del 1975, il Boss fece irruzione nel paromana mainstream con questa posa sorniona, stampata sulla cover del suo terzo album "Born to run", dopo i primi due dischi - "Greetings from Asbury Park, N.J." e "The wild, the innocent & the E Street shuffle" del '73 - apprezzati dagli appassionati ma non arrivati (almeno, non ancora) al grande pubblico.

Per celebrare il quarantesimo anniversario dalla pubblicazione del lavoro di "Thunder road" e "Jungleland" Rockol vi offre un compendio di quando scritto su "Born to run", ovvero la recensione della versione originale e dell'edizione pubblicata per il trentesimo anniversario, oltre che a una selezione di articoli pubblicati sulle maggiori testate internazionali e al rockumentary del 2005 "Wings for wheels", dedicato al making of dell'album che spedì Bruce Springsteen nell'olimpo del rock mondiale. Buona lettura!

 

"Born to run", la recensione di Rockol


"Born to Run: 30th anniversary", la recensione di Rockol

 

 

"Un album magnifico" - Rolling Stone USA

"Un classico, un'onesta espressione musicale di speranza, sogni e sopravvivenza" - BBC

"Se 'The wild, the innocent & the E Street shuffle' è stato un miracolo accidentale, 'Born to run' è un capolavoro intenzionale" - Allmusic

"Il Boss, chiaramente, era arrivato" - Clashmusic

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