Whitney Houston, la morte della figlia Bobbi Kristina: il compagno Nick Gordon accusato di omicidio involontario

Nick Gordon, l'ormai ex compagno di Bobbi Kristina, la figlia di Whitney Houston scomparsa all'inizio di questa settimana dopo sette mesi di coma, potrebbe dover rispondere all'accusa di omicidio involontario: secondo quanto riferito da diverse fonti statunitensi - tra le quali TMZ - secondo gli inquirenti sarebbe stato proprio lui a fornire all'allora fidanzata (o moglie, come la presentava lui) la dose che avrebbe - il condizionale è d'obbligo, in attesa degli esiti definitivi dell'autopsia - condotto da ragazza all'incoscienza e successivamente alla morte.
A questa conclusione gli investigatori sarebbero giunti dopo aver interrogato Max Lomas, amico di Gordon con la fedina penale sporcata da diversi precendenti penali per spaccio e presente nella casa della coppia al momento della chiamata al 911 seguita al ritrovamento di Bobbi Kristina, incosciente, nella vasca da bagno: la polizia avrebbe pattuito con l'uomo la liberta vigilata per reati pendenti sempre connessi agli stupefacenti e l'immunità nel caso Brown in cambio di un dettagliato rapporto di quanto accaduto, a inizio gennaio, nell'abitazione della figlia della diva pop soul.
Nel frattempo, le esequie non sono ancora state fissate: secondo quanto riferito da fonti anonime a People, i continui litigi tra familiare avrebbero reso impossibile, fino ad ora, fissare una data per la cerimonia. Tuttavia indiscrezioni vorrebbero i funerali fissati per il prossimo sabato, primo agosto: Bobbi Kristina dovrebbe essere seppellita accando alla madre, nella tomba di famiglia.