Non si scappa. Le novità di rilievo internazionale del music business, nelle ultime settimane, ruotano tutte intorno a tre nomi: Sony e BMG (per via della fusione, vedi News), e Apple Computer, per i continui progressi registrati dal suo arrembante servizio di musica digitale iTunes. A proposito di quest’ultimo, è ora ufficiale la notizia di un accordo con le principali etichette indipendenti britanniche, che finora avevano bloccato l’uso dei loro cataloghi sui “negozi” on-line europei di Apple pretendendo parità di trattamento economico con le major (vedi News).
Una soluzione è stata raggiunta nelle ultime ore, direttamente con società importanti come V2, Sanctuary e Beggars Group, indirettamente con la Association of Independent Music (Aim) che rappresenta centinaia di marchi più piccoli: i nuovi contratti quadro di licenza permettono alla società californiana di attingere al repertorio di artisti come White Stripes, Pixies, Stereophonics o Basement Jaxx in Inghilterra, Francia e Germania (dove Apple ha già lanciato versioni locali di iTunes, vedi News) e potenzialmente su altri mercati europei prossimi venturi, aprendo la porta ad altre decina di migliaia di canzoni in formato digitale (si calcola che in Europa circa il 22 % degli artisti sia sotto contratto con etichette indipendenti).
Stavolta però Apple arriva buona ultima: le indies europee avevano già trovato un accordo con i suoi principali concorrenti, come Sony Connect, OD2, Wippit e Napster. Proprio quest’ultima ha appena sferrato un’azione di contrattacco, offrendo ai lettori del quotidiano popolare inglese The Sun (10 milioni di lettori, 4,5 milioni di visitatori on-line al mese) la possibilità di scaricare dal suo negozio una canzone gratis a settimana nonché di partecipare a concorsi a premi che includono una visita ai quartier generali della società in California e la distribuzione in omaggio di lettori portatili digitali della Samsung.
Una soluzione è stata raggiunta nelle ultime ore, direttamente con società importanti come V2, Sanctuary e Beggars Group, indirettamente con la Association of Independent Music (Aim) che rappresenta centinaia di marchi più piccoli: i nuovi contratti quadro di licenza permettono alla società californiana di attingere al repertorio di artisti come White Stripes, Pixies, Stereophonics o Basement Jaxx in Inghilterra, Francia e Germania (dove Apple ha già lanciato versioni locali di iTunes, vedi News) e potenzialmente su altri mercati europei prossimi venturi, aprendo la porta ad altre decina di migliaia di canzoni in formato digitale (si calcola che in Europa circa il 22 % degli artisti sia sotto contratto con etichette indipendenti).
Stavolta però Apple arriva buona ultima: le indies europee avevano già trovato un accordo con i suoi principali concorrenti, come Sony Connect, OD2, Wippit e Napster. Proprio quest’ultima ha appena sferrato un’azione di contrattacco, offrendo ai lettori del quotidiano popolare inglese The Sun (10 milioni di lettori, 4,5 milioni di visitatori on-line al mese) la possibilità di scaricare dal suo negozio una canzone gratis a settimana nonché di partecipare a concorsi a premi che includono una visita ai quartier generali della società in California e la distribuzione in omaggio di lettori portatili digitali della Samsung.
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