E' morto questa mattina all'età di 90 anni al Policlinico di Roma, dove era ricoverato - riferisce l'agenzia ANSA citando una nota dell'ospedale capitolino - dallo scorso 18 giugno "per una malattia ematologica che ne ha determinato il decesso", Remo Remotti, poliedrico artista cimentatosi - oltre che nella poesia e nella carriera attoriale, che lo vide lavorare al fianco di cineasti come Francis Ford Coppola, Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Ettore Scola, i fratelli Taviani, Peter Ustinov, Nanni Loy, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati e Carlo Verdone - anche nella carriera di cantante.
Remotti, che debuttò discograficamente nel 2005 con l'album "Canottiere" - al quale seguirono "In voga" nel 2007, "Lo zodiaco di Remotti" nel 2008 e "RemottiSalis" nel 2013, conquistò l'attenzione del pubblico più giovane grazie al "remix" che i Recycle realizzarono sul suo celebre monologo "Mamma Roma addio".
L'artista, riferisce sempre l'agenzia ANSA, è stato ricordato anche dal Ministro e dei Beni culturali e Turismo Dario Franceschini:
"La scomparsa di Remo Remotti priva il nostro Paese di un artista poliedrico e vivace: attore, scrittore, cantante e poeta romanesco che nel corso della sua vita ha avuto il privilegio di lavorare con i maggiori registi italiani in film originali e di grande successo. Indimenticabile la sua canzone 'Mamma Roma addio' amata da intere generazioni che è subito diventata inno dell'anticonformismo"