Hanno l'aria di essere frutto di un'improvvisa folgorazione - che alcuni forse potrebbero definire tardiva, dato l'ormai consolidato successo che latori del verbo come i Mumford & Sons, tanto per citare i più conosciuti, cavalcano ormai da qualche anno - le dichiarazioni che l'ex Boyzone ha rilasciato a Bang Showbiz riguardo al folk. O, meglio, al folk-pop, che del folk riprende il più delle volte gli stilemi estetici più evidenti senza necessariamente risalirne alle radici, come fecero - tra gli altri - i "revivalisti" americani tra gli anni Quaranta e Sessanta. Fatto sta che Ronan Keating ha in lavorazione un nuovo album solista - ideale seguito di "Fires" del 2012 - completamente dedicato alla musica folk. A spiegarlo è stato lo stesso artista:
"Suonerà come i dischi di Glen Hansard, Damien Rice, Ray LaMontagne e John Mayer. Avrà atmosfere più folk-pop e cantautoriali"
A coadiuvare l'artista nella lavorazione è stato chiamato Greg Alexander, già autore di uno dei maggiori successi del cantante, "Life is a rollercoaster":
"Sono appena tornato da New York, dove sono stato con Greg. Ma le nuove canzoni non saranno come 'Life is a rollercoaster'. Lo so, quando lo nomino la gente pensa: 'Rollercoaster!'. Sul nuovo disco, però, non ci sarà niente del genere. Non ce la volevo, quella roba, sul nuovo disco"
A portare Keating verso il folk pare sia stata la sua esperienza nel cast del musical "Once", messo in scena all'inizio di quest'anno nel West End londinese:
"Lavorare a questo spettacolo per tutto lo scorso inverno mi ha molto influenzato come chitarrista e autore: ecco come è nata questa vena pop-folk"