(LEGGI QUI LA PRIMA PARTE DELL'INTERVISTA)
La pubblicazione del disco è stata anticipata da quella del singolo "I nani" (del quale è stato realizzato anche un videoclip, con regia di Federico Zampaglione, che ha per protagonisti lo stesso Richard Benson e sua moglie Ester Esposito): "'I nani' è il pezzo più 'facile' del disco, e a detta dei discografici è il più commerciale. Per questo motivo lo hanno fatto uscire come singolo: è un brano nato in dieci minuti. Zampaglione mi suggerì di scrivere un testo che parlasse dei nani, una parola ricorrente nei miei concerti. Pensai: 'Ma che cazzo vuole questo? Come cazzo posso scrivere un testo che parla di nani?'. Alla fine, però, ho trovato l'ispirazione. Mi piace pensare ai nani sulle rive del fiume Giordano, dove è stato battezzato Cristo. Nani che aspettano: ha un significato metaforico, illusorio, dogmatico. Può sembrare delirante, ma è proprio quello che voglio: tirare fuori il delirio che è insito in ognuno di noi e portarlo a galla".
"L'inferno dei vivi" ha un significato anche socio-politico, e a spiegarlo è lo stesso Richard Benson: "L'inferno dei vivi sono le nostre speranze uccise nel lacerare le autostrade per costruire nuove imprese. L'inferno dei vivi è il sogno che non abbiamo dietro le sbarre di una prigione: abbiamo rubato un senso di religione. Questo per dire che tutte le nostre speranze sono state uccise dai grandi costruttori, dagli industriali che hanno trasferito i capannoni delle loro aziende fuori dall'Italia lasciando senza lavoro milioni di cittadini italiani. Con questo disco racconto anche il delirio della società moderna: quando parlo delle sbarre della prigione, mi riferisco al sovraffollamento delle carceri italiane, alle celle delle prigioni che dovrebbero contenere un massimo di quattro persone e che invece ne contengono nove. La giustizia italiana è delirante, le leggi italiane sono deliranti: tutta la nostra società è in preda al delirio. Abbiamo rubato il senso di religione perché la religione è dentro di noi, ma ci comportiamo come malavitosi e lo facciamo tutti i giorni. Nel disco, e più precisamente in 'Vi dovete spaventare', c'è anche un riferimento a quello che sta succedendo in Medio Oriente con l'Isis: l'unico diritto che ci resta è quello della paura. Si parla spesso di inferno come di una ipotetica punizione divina per le anime perfide, ma il vero inferno è quello che viviamo ogni giorno su questa terra rinnegata da un Cristo canaro. E non serve essere cattivi o colpevoli per finire sottoposti alle sofferenze più bestiali: spesso sono le persone più puro ed innocenti a subire quotidianamente l'azione infernale di demoni in carne ed ossa".
In merito alle influenze musicali del nuovo album, Richard Benson dice: "Non mi sono ispirato a nessuno particolare se non a me stesso. Ascolto molti dischi ma li trovo tutti sorpassati, ormai. Non c'è un artista che seguo con considerevole interesse: ammiro i Dream Theater e i Symphony X, ma li reputo semplici chitarristi e musicisti, non autori di testi e nemmeno personaggi in grado di scavarsi dentro, come ho fatto io". Poi, il musicista sentenzia: "Una persona che ha le stesse redini che ho io, sa addomesticare il sangue caldo di un cavallo con sopra il peso di un cervello".
In questi vent'anni sono cambiate molte cose nel panorama discografico: oggi, i dischi si vendono poco e la musica passa per lo più attraverso internet; Richard Benson è cosciente dei mutamenti avvenuti all'interno della discografia, ma sembra quasi non dargli importanza e dice di sentirsi a sua volta cambiato: "Il mio pubblico è fedele all'oggetto-disco: il pubblico metal è diverso dal pubblico che segue Sanremo o i ragazzini della De Filippi. E' cambiato il mercato, ma sono cambiato anche io. Oggi mi reputo una persona più pacata, riflessiva e meditabonda. Certo, se mi trovo di fronte un gruppo di coglioni che mi insultano, anche io assumo il loro atteggiamento. Ma ora sto parlando con un giornalista e, di conseguenza, devo assumere un comportamento serio e adoperare un registro linguistico adatto al contesto".
Richard Benson presenterà al pubblico la sua nuova fatica discografica il prossimo 15 giugno con uno speciale instore ospitato dalla Discoteca Laziale di Roma; a partire dal prossimo ottobre, invece, il chitarrista tornerà ad esibirsi dal vivo con la tournée di supporto a "L'inferno dei vivi" (le date ufficiali verranno comunicate nei prossimi giorni): "Ma state attenti. Una volta entrati, potreste non uscirne vivi", dice Benson, scherzando, alla fine della chiacchierata.