A quasi quarantotto ore dal colpo di teatro che ha movimentato il finale della cinquantasettesima edizione dei Grammy Awards, il mondo della musica ha iniziato a esprimersi riguardo all'incidente diplomatico che ha visto coinvolti Kanye West e il vincitore dei premi "Miglior album rock dell'anno" e "Miglior album dell'anno" per "Morning phase", Beck. O, meglio, del quale si è reso protagonista il rapper di Atlanta, perché al menestrello californiano delle infuocate esternazioni del collega sembra importare pochissimo.
E se il bersaglio degli strali di Yeezus sembra averla presa con la filosofia che lo contraddistingue, più severo sembra il giudizio di Shirley Manson, voce e volto dei Garbage: "Caro Kanye, sei stato tu ad aver disprezzato il talento", ha spiegato la cantante in un post pubblicato sulla propria pagina personale di Facebook, citando il ragionamento del rapper sul perché l'autore di "Loser" avrebbe - a suo dire - dovuto cedere il suo premio a Beyoncé, "Quando hai selvaggiamente aggredito un artista umile e esperto come Beck ti sei reso piccolo, insignificante e stupido. Cercando di sminuire l'importanza di un grande talento, hai reso uno zimbello i musicisti di tutti i generi, compreso il tuo. Quindi cresci, e smettila di comportarti da fighetta". Poi, un post scriptum ancora più pungente: "Sono più che sicura che Beyoncé non abbia bisogno di te per fare valere le sue ragioni: se la cava benissimo da sola".
Molto meno accondiscendente e raffinato è stato Paul Stanley, frontman dei Kiss, che di pulsioni educative nei confronti di un giovane collega come West sicuramente non ne prova: "Beck avrebbe dovuto tirargli un calcio nelle palle e dirgli: 'Leva il culo dal mio palco'".
E dire che il più (sarcasticamente) tollerante, dei confronti di West, era stato proprio Beck, la parte (teoricamente) lesa, che al ha spiegato al US Weekly aveva dichiarato:
"Ero entusiasta di vederlo venire verso di me. Merita di stare sul palco più di chiunque altro. Quanti grandi dischi ha pubblicato negli ultimi cinque anni? Era lei che doveva vincere, non io. Andiamo, ragazzi! E' Beyoncé. Non ce l'ho con Kanye, davvero: lo considero ancora un genio".