E' ancora in sospeso la questione di chi sarà il batterista degli AC/DC - per il tour mondiale legato a "Rock or bust", ma anche per il vicino impegno che vedrà il gruppo esibirsi durante la cerimonia per l'assegnazione dei Grammy Awards. Il titolare Phil Rudd, infatti, è impegnato su un fronte piuttosto complicato, per via dei suoi recenti guai con la giustizia: un fatto che verosimilmente potrebbe portarlo a dover abdicare perché impossibilitato a suonare e viaggiare con la band.
Ora emerge un indizio che - seppur non corroborato da alcuna ufficialità - sembra indicare la chance di un ritorno (chissà se temporaneo o definitivo) negli AC/DC di una vecchia conoscenza dei fan: si tratterebbe del batterista Chris Slade, che entrò nella band dopo Simon Wright e suonò in "Razor's edge", il fortunato album del 1990.
Slade uscì poi dal gruppo nel 1995, in concomitanza con il ritorno di Rudd - peraltro l'allontanamento dalla formazione, all'epoca, fece nascere un grave risentimento nel batterista, che però, complice il passare del tempo e il prestigio dell'incarico in ballo, potrebbe avere deciso di mettere una pietra sopra ai vecchi rancori.
A instillare questa idea è il fatto che Slade sabato 31 gennaio avrebbe dovuto partecipare a un "meet and greet" (un incontro coi fan) presso uno studio oculistico (strano ma vero) gestito dal Dr. Alex Corbin Liu, a Rowland Heights, California; ha però dovuto cancellare l'impegno e su Facebook, proprio nella pagina dello studio, è comparso un commento del dottor Liu che recita: "Ci sono grosse novità in arrivo nei prossimi giorni, che riguardano Slade e la sua carriera: questo è il motivo per cui ho dovuto rimandare l'evento".
Considerando che Rudd, con molta probabilità, non potrà essere presente per suonare con gli AC/DC durante la cerimonia dei Grammy (deve infatti essere in tribunale due giorni dopo, in Australia, il 10 febbraio, per un'udienza del processo in cui è imputato), le grosse novità per Slade potrebbero riguardare un suo rientro nella band - proprio in occasione dei Grammy, magari.