AC/DC, parla il biografo: 'Quello di 'Rock or bust' sarà il tour di addio'

Potranno gli AC/DC far fronte all'uscita definitiva dalla formazione di Malcolm Young, che della band fu il motore silenzioso? E come verrà gestito l'affaire Phil Rudd? Nel caso al batterista - che, come emerso nelle ultime ore, ha pendenti sulla propria testa capi di imputazione che potrebbero portarlo a passare i prossimi sette anni in prigione - le autorità dovessero impedire l'espatrio durante il processo (che prenderà il via il prossimo 27 novembre), chi prenderà il suo posto sullo sgabello davanti ai tamburi?
A queste domande ha cercato di rispondere Jesse Fink, che della band australiana è una delle massime autorità, tanto da aver firmato il volume "The Youngs: the brothers who built AC/DC", considerato da appassionati e addetti ai lavori uno dei volumi più completi sui gigati del rock degli antipodi: secondo il giornalista e scrittore, l'annus horribilis che ha visto in soli pochi mesi due elementi storici della formazione essere costretti al forfait potrebbe aver fiaccato definitivamente la veterana band, che - ormai - dopo la promozione dal vivo del nuovo album "Rock or bust" starebbe meditando di ritirarsi a vita privata.
"Angus è stata la star dello show per tanti anni", ha spiegato Fink all'Herald Sun, "Finché ci sarà lui ci saranno gli AC/DC: ma dati tutti i problemi di quest'anno credo proprio che il prossimo sarà l'ultimo tour".
Se, da un lato, la defezione forzata di Malcolm Young è già stata emotivamente metabolizzata, con l'ingresso nella line-up di suo nipote Stevie, dall'altro la grande incognita degli ultimi giorni riguarda il batterista Phil Rudd: la sua assenza nella nuova foto promozionale e sui set dei primi due video (ufficialmente dovuti a "problemi personali") e la prontezza da parte del gruppo nello specificare come una sua eventuale assenza non rappresenti un intoppo nel processo di pubblicazione e promozione del nuovo disco fanno pensare a un progressivo allontanamento tra il batterista e il resto della band. Frattura che potrebbe aver avuto la propria origine in "Head job", disco solista che Rudd ha pubblicato all'inizio della scorsa estate.
"Nessuno negli AC/DC ha mai fatto un disco solista", ha aggiunto Fink, "Phil Carson [ex responsabile a&r della Atlantic che mise sotto contratto il gruppo] dice che la coesione interna è sempre stata la regola generale che hanno seguito: qualsiasi cosa al di fuori del gruppo è sempre stata vista non di buon occhio. Quindi ho trovato molto strano, lo scorso luglio, che Rudd ne se sia uscito improvvisamente col suo disco solista. Quando ha iniziato a promuoverlo in tanti si sono resi conto di quanto il suo aspetto fisico fosse peggiorato rispetto all'ultimo tour con gli AC/DC".
Sempre secondo Fink, il primo candidato in lizza per sostituire Rudd in occasione del tour di "Rock or bust" sarebbe Bob Richards, amico dell'altro sostituto - Stevie Young - è già in forze negli Shogun e negli Untouchables, band di Adrian Smith (Iron Maiden), e già chiamato a sostituire Rudd per i video di "Play ball" e "Rock or bust": "Un tour senza Malcolm e Phil è un duro colpo inferto a quello che è sempre stato lo spirito del gruppo", ha concluso Fink, "Viene spontaneo chiedersi quanto sia autentica un''esperienza AC/DC' in questa forma. I pochi pezzi nuovi che ho sentito, però, sono ottimi: questo è un gruppo incredibilmente resistente".