CORNETTO FREE MUSIC FESTIVAL ROMA LIVE
PJ HARVEY
Special Guest: JET
20 GIUGNO a ROMA
Al CENTRALE DEL TENNIS (FORO ITALICO)
Info: tel. 0434.208631 (Indipendente Eventi e Produzioni) - 06.5922100 (RCF)
on web: www.indipendente.com - www.cornettoalgida.it
Apertura cancelli: ore 19.00
Biglietto: 25 euro + diritti di prevendita
Come acquistare i biglietti:
- in tutti i Punti Vendita TicketOne (per conoscere il Punto Vendita TicketOne più vicino www.ticketone.it oppure tel. 899.500.022 - per informazioni e acquisto);
- telefonicamente con Pronto Pagine Gialle 89.24.24 (attivo 24 ore su 24).
- Punti Vendita presso “Amit Ticket Point” Prenotazioni telefoniche Hello Ticket 800907080 www.helloticket.it
- in tutte le prevendite abituali;
La regina del rock blues inglese è pronta ad infiammare anche gli animi del pubblico del CORNETTO FREE MUSIC FESTIVAL ROMA LIVE. PJ Harvey si esibirà il 20 giugno, alle ore 21, al Centrale del Tennis di Roma, in occasione dell’uscita del suo nuovo album “Uh hu her”. I suoi testi provocatori miscelano slogan femministi, angosce religiose e storie a luci rosse: arrabbiata, ruvida ma al tempo stesso teatrale e frenetica, si è lasciata dietro l’aspetto da “femme fatale” per mettere a nudo l’anima e uno stile senza compromessi. Sullo stesso palco ci saranno anche gli australiani Jet.
Polly Jean Harvey nasce in un paesino del Dorset, nel 1970. Dalla madre scultrice eredita l’interesse per la musica - che coltiva sin da piccola - e la passione per l’arte. Esordisce nel 1991 con due singoli: "Dress" e "Sheela na gig". All’epoca, PJ Harvey è un trio di rock alternativo che registra, per la Island, "Dry" (1992). Un anno dopo, "Rid of me" - prodotto da Steve Albini – le vale due premi della rivista americana Rolling Stone: migliore autrice e migliore cantante dell’anno. Con "To bring you my love" (1995) il gruppo lascia il posto alla solista. La Harvey esplora canzoni e ballate più intimistiche e sperimenta nuovi suoni, che vanno oltre le chitarre rock. In quell’anno vince il Mercury Music Prize e riceve due candidature ai Grammy Awards. Rolling Stone la sceglie come "Artista dell’Anno". Nel 1996 canta, su musiche di John Parish, in "Dance hall at louse point". Tra le altre collaborazioni, la Harvey interpreta "Henry Lee" in duetto con Nick Cave, nell’album "Murder ballads". Con Tricky canta invece "Broken homes", in "Angel with dirty faces". Al suo attivo ha anche una prova cinematografica: interpreta infatti la parte di Maria Maddalena nel film "The book of life" di Hal Hartley. Nel settembre ‘98 esce "Is this desire" e nel 2000 è la volta di “Stories from the city, stories from the sea”, che la vede collaborare in alcuni pezzi con Thom Yorke dei Radiohead. L’ultimo album è “Uh hu her”, in cui ha voluto fare tutto da sola (composizione, produzione, registrazione, missaggio), oltre ad aver suonato tutti gli strumenti, con il solo aiuto di Head come assistente al missaggio e di Rob Ellis per l'esecuzione delle parti di batteria e percussioni.
Nativi di Melbourne (Australia), i fratelli Nic (chitarra e voce) e Cris Cester (batteria e voce), che con Cameron Muncey (chitarra e voce) e Mark Wilson (basso) formano i Jet, prendono il nome da un celebre brano dei Wings di Paul McCartney: ma pur formatisi sui suoni del beatlesiano “Abbey road”, rubato alla collezione di dischi dei genitori, mostrano subito una più marcata inclinazione rock and roll, pagando pegno a Rolling Stones, Who, Kinks e Faces, ma anche ai connazionali AC/DC e ai più giovani Oasis. Preceduto da un rodaggio dal vivo che guadagna al gruppo parecchi apprezzamenti nel circuito live locale, il loro EP di debutto è “Dirty sweet”, un altro omaggio al passato, questa volta ai T-Rex di Marc Bolan. Il rock and roll revival in atto sulla scena internazionale e il successo planetario dei giovani connazionali Vines apre loro le porte del music business: se li aggiudica la Elektra, del gruppo Warner, che ingaggia per loro il produttore Dave Sardy, già alla console con Marilyn Manson, Helmet, System Of A Down e Dandy Warhols. Quando esce, ottimamente accolto dalla critica, il primo album GET BORN, i Jet sono già un nome familiare a molti: merito dei Rolling Stones che offrono loro il ruolo di spalla nelle date australiane del recente tour mondiale.