Le testate specializzate lo dipingono già come il possibile “killer” dell'iPod e dell'iTunes della Apple.
Staremo a vedere: ma al di là dei proclami e delle note di colore che ne accompagnano l'uscita ufficiale (avvenuta martedì 4 maggio), la nuova piattaforma di downloading SonyConnect (vedi News) promette di fare un certo rumore nel ribollente mercato della musica digitale: oltre 500 mila canzoni in catalogo, in vendita negli Stati Uniti a 99 centesimi di dollaro ciascuna (9,99 dollari per un intero album: gli stessi identici prezzi dell'iTunes e di Napster); un'interfaccia, SonicStage, che sembra presentare grande facilità d'uso; e la possibilità di trasferire la musica scaricata (e naturalmente protetta) su un numero massimo di tre pc, nonché di masterizzare fino a 10 Cd con la stessa identica scaletta di brani. Codificati nel formato proprietario ATRAC3, i file non sono tuttavia riproducibili sull'iPod della Apple e su altre marche di riproduttori Mp3: e non è un mistero che Sony punta, con i download, a spingere le vendite della propria gamma di lettori portatili, sottraendo quote di mercato soprattutto al rivale californiano. .
“La Apple ha fatto un lavoro eccellente, nel coltivare questo nuovo mercato” ha detto un portavoce dell'azienda giapponese, Mack Araki. “Ma noi crediamo di poterlo allargare ad un pubblico molto più vasto, con una gamma più ampia di apparecchi e un servizio facile da usare”. Scalzare dalle sue posizioni la casa di Cupertino, che detiene il 30 % circa delle vendite di lettori digitali ma l'80-90 % nel settore di quelli predisposti per riprodurre solo musica protetta e regolarmente venduta su Internet, non sarà facile: secondo alcuni osservatori Sony dovrà impegnarsi in una doppia rincorsa ad ostacoli (nei confronti dei costruttori di lettori e dei gestori dei siti di downloading preesistenti), in un mercato dove tre o quattro milioni di consumatori americani sembrano aver già fatto le loro scelte.