Giuni Russo: 'Napoli che canta' in DVD e CD

La sera del 18 ottobre 2003, nell’ambito del "Festival internazionale del cinema muto" di Pordenone, Giuni Russo ha presentato dal vivo il suo nuovo progetto, "Napoli che canta": una "suite musicale per film" di tradizionali canzoni napoletane (e non solo), scelte e interpretate dalla cantante per l’omonimo film-documentario di Roberto Leone Alberto (vedi News).

In scaletta, fra le altre, classici come "Torna a Surriento", "Marechiare", "O sole mio", "Santa Lucia luntana", "Serenatella a mare", "Fenesta che lucive" riarrangiate per l’occasione con gusto minimalista per rispettare l’eleganza e la grazie del filmato, girato nella città partenopea nel 1926 (vedi News).
Il film completato dal commento sonoro, l’esibizione dello scorso ottobre e alcune scene di backstage saranno incluse in un DVD, intitolato "Napoli che canta", che uscirà domani, venerdì 2 aprile, in contemporanea con la pubblicazione di un CD omonimo che conterrà solo la colonna sonora del documentario.
"Questo è un lavoro a cui tengo particolarmente", ha ammesso la cantante siciliana nel corso di un informale incontro con i giornalisti che si è tenuto oggi a Milano, "non solo per i suoi contenuti, ma anche perché non credo che farò ancora molti dischi. Questo progetto è per me un miracolo per tanti motivi", ha raccontato Giuni, "non solo per la facilità e la fortuna che ho avuto nel trovare i brani, l’ispirazione felice che ha toccato me, i miei musicisti e i miei collaboratori (Maria Antonietta Sisini alla produzione, Michele Fedrigotti al piano, Stefano Medioli alle tastiere e Marco Remondini al violoncello e sax soprano), ma anche per la bellissima serata che è finita sia nel CD che nel DVD. Tutto è stato perfetto".

Qualcosa di miracoloso, secondo l’artista, c’è stato poi anche nel modo in cui sono state selezionate le canzoni per la colonna sonora: "Sono brani appartenenti a una tradizione non siciliana, che in realtà non avrei dovuto conoscere", ha spiegato la Russo, "Ma era come se le avessi già dentro di me, e, mano a mano che guardavo il documentario, riaffioravano naturalemnte. Alcune erano canzoni che avevo ascoltato da mia madre quando ero piccola, altre non so...". E proprio per il ricordo della mamma, Giuni si è lasciata convincere a seguire questo progetto: "Paolo Cerchi Usai, direttore della cineteca americana George Eastman House, mi aveva già contattato otto anni fa per chiedermi di curare il commento sonoro del film. Ma io inizialmente avevo rifiutato perché avevo per la testa un altro progetto. Mi sono convinta in seguito perché questo film mi ha toccato nelle emozioni: nel corso di una lunga telefonata, Paolo mi raccontò della scena in cui si vede una donna, su una nave, che intona una canzone che io avevo sentito spesso anche da mia madre… Quella è stata l’emozione che mi ha convinto: la scena mi ha fatto tornare in mente lei; poi il film, la sua eleganza, hanno fatto il resto".

Nella colonna sonora è contenuta anche una canzone inedita: una poesia di Totò, musicata da Giuni Russo, intitolata "A’cchiù bella" (vedi News).
"Ero in ospedale, lo scorso maggio", ha raccontato la cantante, "in seguito ad un intervento a cui mi sono sottoposta, il secondo, a dire la verità. Un giorno, che mi sentivo un po’ meglio, mi sono alzata dal letto e mi sono messa a leggere un libro di poesie di Totò che qualcuno mi aveva regalato sapendo del mio nuovo progetto dedicato alla canzone napoletana. Sono capitata su questa poesia, e mentre la leggevo ho iniziato a cantarla: la melodia è nata così, come se fosse stato un regalo dello stesso Totò".
E sempre la stessa canzone è l’occasione di un inedito duetto che ha visto protagonisti la signorina Romeo ed il fratello, Natale, poco più grande di lei.
"Il duetto è nato, come abbiamo scritto anche nella scaletta, ‘per tenero divertimento’: un gioco tra di noi, in studio. Poi è piaciuto ed è stato inserito sia nel CD che nel DVD".

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