
La crisi del mercato discografico mondiale trascina i bonds del Duca Bianco verso il baratro dei titoli “spazzatura”, quelli su cui le agenzie e le società di consulenza internazionale sconsigliano fortemente di investire.
Dopo accurata analisi della situazione, il Servizio Investitori di Moody’s ha infatti deciso di abbassare pesantemente il “rating” delle obbligazioni emesse da Bowie, garantite dalle royalty e dai diritti editoriali che l’artista inglese percepisce sulle vendite del suo catalogo discografico (vedi News). E il motivo principale della decisione risiede proprio nelle proiezioni poco ottimistiche che riguardano il futuro immediato della musica registrata, oltre che nella quasi contemporanea svalutazione finanziaria di una società presentatasi come garante dell’operazione (il nome è coperto da riservatezza, ma sembra trattarsi della casa discografica EMI).
Lanciati nel 1997 come soluzione pionieristica di autofinanziamento artistico (che da allora, in verità, ha fatto pochi proseliti), i bond di David Bowie sono emessi dalla società Jones/Tintoretto Entertainment Company (Jones è il vero cognome dell’artista) sotto forma di titoli decennali garantiti finanziariamente da un catalogo di 287 canzoni, per un valore che oggi tocca i 55 milioni di dollari.
Dopo accurata analisi della situazione, il Servizio Investitori di Moody’s ha infatti deciso di abbassare pesantemente il “rating” delle obbligazioni emesse da Bowie, garantite dalle royalty e dai diritti editoriali che l’artista inglese percepisce sulle vendite del suo catalogo discografico (vedi News). E il motivo principale della decisione risiede proprio nelle proiezioni poco ottimistiche che riguardano il futuro immediato della musica registrata, oltre che nella quasi contemporanea svalutazione finanziaria di una società presentatasi come garante dell’operazione (il nome è coperto da riservatezza, ma sembra trattarsi della casa discografica EMI).
Lanciati nel 1997 come soluzione pionieristica di autofinanziamento artistico (che da allora, in verità, ha fatto pochi proseliti), i bond di David Bowie sono emessi dalla società Jones/Tintoretto Entertainment Company (Jones è il vero cognome dell’artista) sotto forma di titoli decennali garantiti finanziariamente da un catalogo di 287 canzoni, per un valore che oggi tocca i 55 milioni di dollari.
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