Israele, Rolling Stones low cost: meno di 60 dollari ai coristi per prove e live

D'accordo che dividere il palco con Mick Jagger e Keith Richards possa essere un onore, e che tanti - tutti? - quelli che leggeranno queste righe siano sicuramente disposti, per essere titolari di un cameo sul palco di una delle più grandi rockband della storia, a prestarsi a costo zero, e raggiungendo la venue - ovunque essa sia - coi propri mezzi, ma quando a chiamare è il gruppo che in 24 anni pare abbia racimolato solo grazie ai concerti un miliardo e mezzo di dollari è lecito aspettarsi un rimborso spese all'altezza.

Il fattaccio, se così si può dire, è successo a Tel Aviv, dove i Rolling Stones hanno tenuto, ieri, una tappa del loro "14 on fire tour". Per la data in Israele la band aveva chiesto a un coro di una locale università di prendere parte all'esecuzione del classico "You can't always get what you want", brano solitamente eseguito - in tempi recenti - con il supporto di ensemble vocali esterni. Il cameo si sarebbe concretizzato in tre giorni di prove, che - ovviamente - avrebbero avuto il culmine la sera dello show. La doccia fredda, riferisce Hypebot citando la testata locale mako.co.il, è arrivato al momento di incassare il cachet: per il "disturbo", se così si può dire, a ogni corista sono stati corrisposti 200 shekel, circa 57 dollari americani. Molto meno di un biglietto d'ingresso per lo stesso show, e - più o meno - 117543 volte l'incasso fatto segnare al bottino di Tel Aviv, che secondo prime stime si aggirerebbe attorno ai 6,7 milioni di dollari. I portavoce del gruppo, per il momento, si sono rifiutati di commentare. "You can't always get what you want". Appunto...

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