"Tempio Etnico"
Seconda edizione
Tempio Pausania (Ss), Palazzo Villamarina, 16/24 febbraio 2004
Comunicato stampa
A Tempio Pausania (SS) dal 16 al 24 febbraio
la seconda edizione di "Tempio Etnico".
* "Tempio Etnico" riapre i battenti a distanza di un anno e si fa in tre: dopo aver debuttato nella scorsa edizione del Carnevale tempiese con una mostra di strumenti della musica del mondo, l'appuntamento curato da Apostrophe, con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura e Pubblica Istruzione, al Turismo e allo Spettacolo del Comune di Tempio, presenta stavolta un trittico di iniziative differenti per affiancare al ricco programma della festa nella cittadina gallurese un'occasione di arricchimento culturale.
Strumento magico e rituale nelle culture arcaiche, potente mezzo espressivo al servizio dell'arte teatrale, la maschera è la protagonista della prima proposta a tenere banco dal 16 al 24 febbraio a Palazzo Villamarina: l'esposizione e la dimostrazione pratica della progettazione e della creazione delle maschere di Bernardo Rey. Impegnato da oltre vent'anni nello studio, nella costruzione e nell'uso delle maschere, l'attore, scenografo e regista teatrale colombiano accompagnerà il visitatore alla scoperta dell'affascinante universo delle sue "creature", svelando passo dopo passo la genesi di una maschera: la progettazione del personaggio, lo studio dell'anatomia del viso dell'attore, la realizzazione della matrice in argilla, le prove in cartapesta, la rifinitura in cuoio. Il tutto accompagnato da disegni progettuali di personaggi e scenografie di spettacoli, plastici di installazioni e sculture. L'esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Un percorso analogo (ma solo da lunedì 16 a giovedì 19) guiderà il pubblico di "Tempio Etnico" in un altro campo dell'espressione: la manualità e l'arte di combinare creativamente materiali poveri e di recupero per ricavarne strumenti musicali sono infatti l'oggetto de "La musica nelle mani", curata dal liutaio Marco Casiraghi e dedicata soprattutto (ma non solo) ai ragazzi delle scuole medie. Con l'ausilio del musicista Francesco D'Auria, si potrà non solo imparare a progettare e a costruire, ma anche a suonare piccole percussioni, archi sonori, ronzii e tanti altri strumenti creati con poche cose e tanto ingegno.
Intorno alla musica ruota anche la terza iniziativa di questa edizione numero due di "Tempio Etnico", una rassegna del cinema etnomusicale che riprende idealmente il viaggio nei suoni del mondo iniziato un anno fa con la mostra degli strumenti tradizionali. Musica e immagini, dunque: un'accoppiata felice. Tanto più quando sullo schermo scorrono i colori del carnevale e dilagano i suoni del mondo. Sono le due direttrici lungo cui si sviluppa la serie di cinque film che Apostrophe presenta a Palazzo Villamarina (dal 20 al 24 febbraio) grazie anche alla prestigiosa collaborazione del Centro Flog Tradizioni Popolari di Firenze. I documentari in programma guideranno lo spettatore in un viaggio che sa coniugare il gusto della scoperta al piacere della visione, per raccontare storie, personaggi, sentimenti e luoghi di tradizioni musicali così lontane, così vicine.
Ecco dunque l'Algeria di Memoires du Rai, di Djamel Kelfaoui e Michel Vuillermet (in proiezione martedì 24 febbraio), dedicato al movimento musicale che ha portato alla ribalta internazionale artisti come Cheb Khaled, Cheb Mami e Chaba Fadela. Ed ecco il Brasile, autentica fucina di alchimie musicali, al centro dello schermo con Bossa Nova (domenica 22), il lungometraggio con cui Walter Salles ripercorre la storia di quel genere musicale e di due suoi grandi protagonisti, Joao Gilberto e Antonio Carlos Jobim.
In sintonia con la festa, la rassegna proporrà le immagini di alcuni dei più famosi carnevali latinoamericani con la loro miscela di retaggi africani, indigeni ed europei. Con Pan in "A" minor, di Daniel Verba e Jean-Jacques Mréjen, il viaggio di "Tempio Etnico" approda (lunedì 23) nell'isola di Trinidad alla scoperta delle steelbands, le tipiche orchestre di percussioni ricavate dai bidoni di petrolio, che a carnevale si danno battaglia nelle strade in un'interminabile gara di virtuosismi.
Girato nel 1989 da Francis Dujardin e Arianne Fradcourt, Carnaval à Barranquilla (che aprirà la serie dei film, venerdì 20) punta invece l'obiettivo su una delle celebrazioni carnascialesche più famose e spettacolari: nella cittadina sulla costa caraibica della Colombia è ancora evidente come la festa, importata dal vecchio continente durante l'epoca coloniale, si sia evoluta attraverso il contatto con le tradizioni preispaniche del posto e quelle introdotte insieme agli schiavi africani.
Al carnevale dedica la necessaria attenzione anche Samba Opus 2 (sabato 21), secondo capitolo di un viaggio per immagini firmato da Yves Billon nella multiforme realtà del Brasile, che qui fa tappa a Bahia, culla della cultura afrobrasiliana e del samba. "Testimonial" d'eccezione in questo documentario due autentiche icone del rinnovamento musicale (e culturale) di quel grande paese: Caetano Veloso e Gilberto Gil.
Per tutti i film è prevista una doppia proiezione, alle 19 e alle 21.30, con ingresso libero. Occorrerà invece acquistare il biglietto per l'esposizione delle maschere di Bernardo Rey e "Musica nelle mani": l'intero costa un euro e mezzo, il ridotto un euro. Per informazioni e prenotazioni di visite per scolaresche e gruppi si può telefonare al numero 079 95 21 12.
La seconda edizione di "Tempio Etnico" è organizzata con la collaborazione della Diocesi di Tempio – Ampurias (Ufficio per i Beni Culturali), della Stand Up, del Distretto Scolastico N.3 di Tempio Pausania e della U.F.I.P Pistoia.