Concerti, gli Spiders From Mars di David Bowie live a Londra a settembre

L'evento, imperdibile per i fan del Duca Bianco, è fissato per il prossimo 17 settembre al Garage di Londra: sulle assi dl locale sulle sponde del Tamigi, infatti, gli elementi superstiti dei gloriosi Spiders From Mars - la backing band che accompagnò David Bowie nel periodo di Ziggy Stardust - Tony Visconti (tornato a collaborare con l'artista lo scorso anno come produttore di "The next day") e Mick Woodmansey riproporranno integralmente "The man who sold the world" del 1970.
Con loro, sotto i riflettori, salirà una formazione che includerà - tra gli altri - il sassofonista Steve Norman (già con gli Spandau Ballet) e Glenn Gregory degli Heaven 17.
"'The man who sold the world' è stato il primo album sul quale io e Mick Ronson (il chitarrista scomparso nel '93, ndr) abbiamo suonato insieme, la nostra prima prova in un vero studio di Londra, e dal vivo non è mai stato suonato prima", ha spiegato al Guardian Woodmansey: "E' stato anche il disco che ha aiutato Bowie a trovare la sua strada, il suo primo vero passo nel rock and roll. E' stato accolto ottimamente dalla critica, ma mai portato in tour. Ecco perché siamo così elettrizzati da potere finalmente eseguirle live".
"E' stato la matrice sul quale David, poi, ha costruito la sua carriera", ha poi spiegato Visconti: "Virtualmente, in 'The man who sold the world' si può ritrovare tutto quello che ha fatto negli album successivi".
E Bowie? Il Guardian informa su come dal Thin White Duke sia arrivato l'imprimatur al progetto, ma - purtroppo - nemmeno un vago cenno di interesse verso la serata.
Visconti abbandonò la band subito dopo le session di registrazione di "The man who sold the world" per contrasti con lo stesso Bowie, che lo sostituì con Trevor Bolder, scomparso nel 2013. Bolder, a sua volta, fu il motore della reunion (durata appena un anno) della band nel '75, due anni dopo il "pensionamento" da parte del frontman del personaggio Ziggy Stardust, alla quale prese parte Woodmansey ma non Ronson, che per l'occasione fu sostituito da Dave Black, al quale fu affiancato Pete McDonald alla voce. All'epoca delle session di registrazione dell'album ai synth fu chiamato Ralph Mace, discografico della Philips, l'allora etichetta di Bowie.
La title track dell'album fu eseguita già dal vivo da Bowie nel 1970,
e fu poi ripresa da Lulu nel 1974, che ne fece un successo commericale.
A far conoscere il brano alle giovani generazioni furono i Nirvana , che ne inserirono una cover nel celebre "Unplugged" del 1994: