Gli album dell'anno: le scelte del giornale 'The Independent'

Il periodo di tradizionali bilanci si arricchisce dell'opinione del quotidiano britannico "The Independent".
Ma il giornale londinese, fondato negli anni Ottanta, invece che propinare delle scelte ex cathedra stavolta propone le opinioni di alcuni dei suoi musicisti preferiti. Naturalmente, viste le diverse estrazioni, il ventaglio dei "rock and pop albums of the year" è decisamente ampio. Alison Goldfrapp dei Goldfrapp punta su "Youth and young manhood" dei barbuti statunitensi Kings Of Leon, che le ricordano un po' i Lynyrd Skynyrd. Daniel Ryan degli irlandesi Thrills sceglie "Think tank" dei Blur, la cantante Jamelia "Boy in da corner" del rapper britannico Dizzee Rascal. Jenny Frost del trio femminile Atomic Kitten elegge "Elephunk" dei Black Eyed Peas e John Hassall dei tribolati Libertines dice d'aver amato "Phantom power" dei gallesi Super Furry Animals. Lee Southall dei Coral mette al primo posto "Here's Tom with the weather" degli Shack, Olly Knights dei Turin Brakes invece l'Ep "The hotel room" di Fionn Regan. Nobels dei British Sea Power, indeciso, indica sia "Farewell sorrow" dello scozzese Alasdair Roberts sia "Room on fire" degli Strokes. Lee Ranaldo dei Sonic Youth punta su "You are free" firmato Catpower, il nostalgico Joel Pott degli Athlete indica la ripubblicazione di "On the beach" di Neil Young. Johnny Marr, ex Smiths, pone in prima posizione "Lullaby for liquid pig" di Lisa Germano, Craig David si esprime a favore di "Hard" dei Jagged Edge. Gordon Raphael, il produttore degli Strokes, vorrebbe dire "Room on fire" ma poi per modestia indica "Absolution" dei Muse. James Walsh degli Starsailor mette in cima "Lovers" degli Sleepy Jackson.