Lauzi su Sanremo: 'Ho fiducia in Tony Renis. Peccato ci sia Mogol'

Bruno Lauzi ha un gruzzolo di canzoni pronte per Sanremo, e una è destinata a Edoardo Vianello.
Lo ha confermato lui stesso presentando alla stampa, ieri 4 dicembre, il suo nuovo disco “Nostaljazz”, un tributo alla stagione d’oro dello swing e dei musical di Broadway (vedi News). Nell’occasione, non si è fatto pregare per dare il suo giudizio sul festival incombente. “Tutti se la prendono con Tony Renis, come se la ‘mafia’ a Sanremo non fosse mai esistita. Io invece ho fiducia in lui, finalmente il festival torna nelle mani di un esperto che vanta anche amicizie importanti nel mondo musicale internazionale. E se qualche cantante straniero si farà convincere a cantare in italiano, tanto di guadagnato. Peccato ci sia Mogol…”. E’ il ruolo del CET, “l’università della canzone” che il celebre paroliere gestisce dal suo buen ritiro umbro, a non andargli giù, evidentemente. “Non la capisco e non mi piace, questa storia dell’asilo nido, del centro di rieducazione per cantanti. Mi ricorda tanto il vecchio motto 'Arbeit macht Frei'… Io al CET ci sono stato come docente, una volta. Ricordo che a tavola non c’era il vino e mi spiegarono che lì non si bevevano alcolici. Poi gli allievi mi raccontarono che non gli lasciavano grattugiare il formaggio sulla pasta, che alle ragazze veniva imposto di mettersi i calzoncini e di giocare a pallone. Mogol mi chiese se avevo spiegato ai ragazzi perché i testi di Baglioni e De Gregori non sono buoni. Ma scherziamo?”. .
A parte queste riserve, Lauzi si mostra cautamente fiducioso sull’esito del Sanremo 2004. “Quel che è certo è che Renis e Mogol cambieranno il linguaggio e le regole del gioco. E cambiare il linguaggio, la storia e la politica lo insegnano, è l’anticamera delle rivoluzioni. Speriamo non vada a finire come l’anno scorso, quando Pino Massara, membro della commissione artistica, mi spiegò che una mia canzone era stata scartata perché in gara c’erano già troppi lenti. Se mi escludono anche quest’anno voglio sentire i pezzi scelti da Renis: se non ce ne sono almeno tre o quattro buoni tolgo il saluto anche a lui”.