Sanremo, i testi delle canzoni

Sul "Messaggero", Marco Molendini commenta alcuni passaggi delle canzoni che verranno presentate al Festival di Sanremo 1999. «Come al solito l’indirizzo è quello del già ascoltato. (...) Con qualche improvvisa voglia di allontanarsi dalla melma del banale e qualche firma nobile, come quella di Vasco Rossi , paroliere del pezzo degli Stadio "Lo zaino". Prendiamo Nino D’Angelo, biondo cantore dei vicoli (...) ha il desiderio di affrancarsi da quel passato e di proporsi, nell’autobiografica "Senza giacca e cravatta", nella veste di chansonnier mediterraneo diviso fra Napoli e i profumi della Casbah. (...) Daniele Silvestri sceglie un pezzo scomodo, fuori dal cliché sanremese: "Aria" è la storia-lamentela di un ergastolano: "Dopo trent’anni carcerato all’Asinara/che vuoi che siano poche ore in una bara". (...) "Senza pietà" di Anna Oxa è infarcito di imperativi categorici (troverò, prenderò, porterò, stringerò, conquisterò, proteggerò, disseterò, amerò, diventerò, vincerò, bagnerò) il cui decisionismo tende a "rotolare insieme lungo il fiume dei sentimenti" dove "con le labbra ti disseterò". (...) I fiumi "vanno", e anche il giovane Daniele Groff, alle prese con una bugiarda, consiglia: "Ascolta il fiume che ti scorre dentro".Il tema dell’amore e del rimpianto piace anche a Mariella Nava, che nella sua "Così è la vita" canta: "Così è la vita con i suoi sogni inconfondibili, la vita che procede a guoco lento". Irene LaMedica, seccata perché il lui vuol fare l’amore con lei quando l’altra non c’è, canta in "Quando lei non c’è": "Certo non potrei amare te, troppo bello per me/così sicuro di te". Amore non ricambiato che ispira banalità scontate "a cosa serve amare così una persona/se poi è lei che non ti ama", si lamenta un’altra giovane speranza, Arianna, in "C’è che ti amo". Amore in tutte le salse, perfino su tempi velocissimi come canta Francesca Chiara in "T’amo che strano": "Dieci secondi e ci conosciamo"».