
Il gruppo Time Warner avrebbe affidato alla società di servizi finanziari Morgan Stanley il compito di preparare un dossier economico-finanziario sulla società di edizioni Warner Chappell, in vista di una sua prossima vendita al miglior offerente. E tra i possibili pretendenti alla divisione publishing del gruppo, secondo indiscrezioni raccolte dal quotidiano New York Post, ci sarebbe in pole position la Sony Music, in competizione con alcune società private di investimento.
Warner Chappell è oggi la seconda società al mondo nel settore delle edizioni musicali (dopo EMI Music Publishing), e il suo valore di mercato corrente si aggira intorno al miliardo e duecento milioni di dollari: denaro che farebbe molto comodo al management di Time Warner, tuttora oberato da un debito che ammonta a 24 miliardi di dollari. La multinazionale americana ha già venduto, nei mesi scorsi, i suoi impianti di produzione di CD e Dvd per circa 1 miliardo di dollari (vedi News), e sta discutendo con il concorrente EMI la possibile cessione del 75 % della sua casa discografica, Warner Music, in cambio di un miliardo di dollari in contanti e di 600 milioni di dollari in azioni (vedi News). Rinunciando alla proprietà di tutti i suoi “asset” musicali, dunque, Warner potrebbe incassare quasi 3 miliardi di dollari, avvicinandosi all'obiettivo dichiarato di ridurre il debito a 20 miliardi di dollari entro la fine del 2004.
Warner Chappell è oggi la seconda società al mondo nel settore delle edizioni musicali (dopo EMI Music Publishing), e il suo valore di mercato corrente si aggira intorno al miliardo e duecento milioni di dollari: denaro che farebbe molto comodo al management di Time Warner, tuttora oberato da un debito che ammonta a 24 miliardi di dollari. La multinazionale americana ha già venduto, nei mesi scorsi, i suoi impianti di produzione di CD e Dvd per circa 1 miliardo di dollari (vedi News), e sta discutendo con il concorrente EMI la possibile cessione del 75 % della sua casa discografica, Warner Music, in cambio di un miliardo di dollari in contanti e di 600 milioni di dollari in azioni (vedi News). Rinunciando alla proprietà di tutti i suoi “asset” musicali, dunque, Warner potrebbe incassare quasi 3 miliardi di dollari, avvicinandosi all'obiettivo dichiarato di ridurre il debito a 20 miliardi di dollari entro la fine del 2004.
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