What a clip! Chris Cunningham, la tecnologia al servizio del videoclip


di
Mila Berardini



Chris Cunningham nasce a Reading nel 1970.
La carriera di Cunningham inizia nel campo degli effetti speciali all'età di 17 anni, quando abbandonata la scuola d'arte riesce a farsi assumere come addetto agli effetti speciali presso i Pinewood Studios in cui si stava realizzando un film horror, “Hellraiser II: prigionieri dell'inferno”.
Successivamente lavora con il regista David Fincher alla pellicola di fantascienza "Alien 3”.
Nel 1995 viene contattato addirittura da Stanley Kubrick per lavorare ad un progetto che purtroppo rimarrà incompiuto, “Artificial intelligence”.
Nello stesso anno inizia la sua carriera come regista, realizzando il videoclip del brano “Second bad vilbel” per la band di musica elettronica Autechre.


Autechre “Second bad vilbel”



Il regista inizia a lavorare con molti artisti del panorama musicale internazionale, tra cui Portishead, Björk, Placebo, Madonna e Squarepusher.
Cunningham durante la sua carriera si pone un obiettivo: ossia quello di dimostrare al pubblico che la tecnologia applicata ai videoclip può essere un valido aiuto per creare non solo mondi surreali, ma anche incubi in formato hi-tech, come per esempio nel videoclip di "Come to Daddy", girato nel 1997 per gli Aphex Twin, in cui dei bambini con il volto del musicista inseguono un’anziana signora lungo le strade deserte di una squallida periferia londinese.

Aphex Twin “Come to Daddy”



All'appello non poteva mancare Madonna, che lo sceglie per dirigere il videoclip del singolo “Frozen”. Il video girato nel deserto della California con mantelli neri e immagini mistiche ha vinto agli MTV Video Music Awards il premio nella categoria “Migliori Effetti Speciali”. Nonostante il successo del videoclip, Cunningham ha più volte dichiarato di non voler mai più lavorare con artisti del calibro di Miss Ciccone a causa dello stress eccessivo che una vera star può causare sul set...

Madonna “Frozen”



Per la cantante islandese Björk, il regista si mette all'opera nella realizzazione del videoclip del singolo “All is full of love”, estratto dall'album "Homogenic". La clip che mostra due robot in intimità è un'installazione permanente al MOMA di New York ed è considerato uno standard dell'animazione computerizzata. Il video ha ricevuto numerosi premi, fra cui un MTV Award e una nomination ai Grammy Awards.
Una particolarità: il videoclip è montato al contrario, come si può intuire dall'acqua che scorre contro la forza di gravità.

Bjork “All is full of love”

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