In un editoriale apparso sull'Hollywood Reporter il frontman dei Nine Inch Nails Trent Reznor ha espresso grande ammirazione per "The next day", l'ultimo album di David Bowie, pubblicato a sorpresa lo scorso mese di marzo: "Sto ancora cercando di decifrare l'indovinello che ci ha presentato", ha spiegato il cantante e polistrumentista a proposito dell'ultima fatica in studio del Duca Bianco, "I suoi testi continuano a svelare nuovi significati. Quella che pensavo fosse una produzione tutto sommato conservatrice si è rivelata invece estremamente lungimirante. Come tutti i grandi album, si sta rivelando per qualcosa che non pensavo fosse, in un primo momento".
Poi la stoccata ai canadesi, dei quali - va detto - Bowie è un grande fan, tanto da aver contribuito con la sua voce alla registrazione del primo singolo "Reflektor", primo estratto dall'album omonimo: "Anche per quanto riguarda il marketing, è stata un'autentica boccata d'aria fresca", ha spiegato Reznor, facendo riferimento all'attività promozionale pressoché nulla organizzata per "The next day", "Non è stato come per il disco degli Arcade Fire, dei quali si è iniziato a parlare un anno prima che uscisse. Per loro è andata così: 'Va bene, avete pubblicato un disco. Ok, adesso farete gli ospiti a tutti i programmi televisivi di questo mondo...".
Contemporaneamente alla pubblicazione dell'editoriale, gli Arcade Fire stavano continuando la maratona promozionale in supporto a "Reflektor" in chiave squisitamente natalizia, ampliando mediaticamente il proprio raggio d'azione: ospiti della trasmissione Web "Between two ferns with Zach Galifianakis", la formazione canadese - attesa in Italia a Roma e a Villafranca di Verona i prossimi 23 e 24 giugno - si è prodotta nell'esecuzione di "Little drummer boy", classico festivo scritto nel 1941 da Katherine Kennicott Davis.
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19/12/2013