Nervosismo a Hollywood, Vivendi Universal rimanda troppo le sue decisioni
Vivendi Universal sembra avere sempre meno fretta di vendere le sue imprese dell'area entertainment (cinema, TV, videogiochi, parchi di divertimento) e tiene sulla corda i potenziali acquirenti rimasti in lizza, Liberty Media, NBC (General Electric), Viacom, Marvin Davis, Edgar Bronfman Jr. e MGM (rientrata in corsa con un'offerta più sostanziosa, vedi News). Qualcuno però comincia a sostenere che il tira e molla di Jean-René Fourtou potrebbe avere effetti controproducenti per la stessa multinazionale francese, intaccando il valore del suo patrimonio: pare, ad esempio, che ad Hollywood il nervosismo stia crescendo e che per la casa cinematografica del gruppo, Universal Pictures, stia risultando più difficile, in questo clima di incertezza, siglare nuovi contratti con attori, registi e sceneggiatori di grido.
I francesi, tuttavia, sembrano non preoccuparsene troppo, e continuano a tenere in sospeso le trattative approfittando del fatto che il loro bisogno di liquidità non è più impellente com'era alla fine dell'anno scorso. Fourtou, memore di quanto accadde con la Seagram (che venne sovrapagata da Vivendi), tiene duro cercando di strappare le migliori condizioni possibili a vantaggio dei suoi azionisti. Quanto alla casa discografica Universal Music, si sa da tempo ormai che non è inclusa nel blocco di attività in vendita (vedi News): ma, secondo alcune fonti, la situazione rimane fluida e tutto è ancora possibile, se qualcuno si farà avanti con un'offerta economica che Vivendi non possa rifiutare.
I francesi, tuttavia, sembrano non preoccuparsene troppo, e continuano a tenere in sospeso le trattative approfittando del fatto che il loro bisogno di liquidità non è più impellente com'era alla fine dell'anno scorso. Fourtou, memore di quanto accadde con la Seagram (che venne sovrapagata da Vivendi), tiene duro cercando di strappare le migliori condizioni possibili a vantaggio dei suoi azionisti. Quanto alla casa discografica Universal Music, si sa da tempo ormai che non è inclusa nel blocco di attività in vendita (vedi News): ma, secondo alcune fonti, la situazione rimane fluida e tutto è ancora possibile, se qualcuno si farà avanti con un'offerta economica che Vivendi non possa rifiutare.
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