Israele, proposta legge anti pirateria che non prevede punizioni per gli utenti

Un gruppo di legislatori israeliani sta lavorando a un progetto normativo che affrancherebbe i consumatori di musica illegale e di altri contenuti piratati (film, giochi, e-book, ecc.) da ogni responsabilità civile e penale spostando il bersaglio sugli uploader di massa. Ne dà notizia, sulla base di quanto pubblicato di recente dalla stampa locale, il sito statunitense Digital Music News, aggiungendo che la bozza prevede anche l'introduzione di una nuova tassa - già in vigore in molti altri Paesi, Italia inclusa - a carico di produttori, distributori e importatori di apparecchiature e supporti di registrazione utilizzabili per la copia e la duplicazione di musica registrata. Il denaro raccolto in questo modo andrebbe ad alimentare un fondo destinato a remunerare artisti, musicisti e produttori.
"In base al progetto di legge proposto", scrive il fondatore ed editore di Digital Music News Paul Resnikoff, "praticamente qualunque cosa verrebbe giudicata legittima, dal procurarsi intere discografie sui siti torrent al masterizzare cd e scambiarsi hard drive". Il promotore del progetto è il parlamentare Meir Shitreet, e secondo quanto scrive la stampa israeliana la sua iniziativa è appoggiata da altri membri del Knesset e coordinata con l'organizzazione locale di gestione dei diritti musicali AKUM.