Natale a Rockol, i regali di Franco Bacoccoli

Quest'anno la redazione di Rockol vuole condividere con i lettori la preparazione dei pacchetti da lasciare sotto l'albero (o che vorrebbe trovare sotto l'albero). Chissà che non possa farvi venire qualche buona idea...

I regali che farò:

Un biglietto per il concerto di Londra degli Sham 69, con volo British Airways, cena al Dorchester, pernottamento al Ritz e shopping mattutino da Harrods prima di tornare in Italia. Perché un regalo così non esiste. Ma dovrebbe esistere

Una copia originale del doppio LP "Goodbye yellow brick road" di Elton John. Album oggigiorno molto sottovalutato (in generale: non dagli eltonjohniani di stretta osservanza), artista oggigiorno leggermente sottovalutato, è un disco in realtà da collocazione museale. Oltre alla arcinota - e quindi purtroppo resa arcinoiosa - "Candle in the wind", "Goodbye" offriva e offre una parata di canzoni ingiustamente definite minori ma che in verità non sono inferiori alle cose migliori di artisti più celebrati. Ci sono ad esempio la struggente "I've seen that movie too" e la monumentale "Funeral for a friend". Uscito quarant'anni fa, è forse il vertice creativo dell'accoppiata John/Taupin e i tempi la dicono lunga sul periodo di fecondissima ispirazione: testi scritti in due settimane e mezza, musiche in tre giorni.


Una copia del demo di "Love me do" dei Beatles. Tra le principali reliquie dei venerabili Santi di Liverpool, i pochi esemplari rimasti hanno prezzi proibitivi (tra i 13 e i 19.000 dollari) ma la cosa importante è che sarebbe come ricevere una delle pietre angolari del pop.


I regali che vorrei...

> Una notte al Chelsea Hotel. Situato tra la Settima e la Ottava Avenue di New York, l'albergo non solo è "storico" (perlomeno per i parametri della Big Apple) in quanto costruito tra 1883 e 1885, ma da esso sono pure transitati grandissimi nomi e quindi un pernottamento si trasformerebbe in una occasione veramente speciale. Dal Chelsea sono passati, e in alcuni casi sono anche rimasti per lunghi periodi, Andy Warhol, Robert Mapplethorpe, Henri Cartier-Bresson, Stanley Kubrick, Uma Thurman, Mark Twain, Dylan Thomas,  Simone de Beauvoir, Jean-Paul Sartre, Charles Bukowski, Allen Ginsberg e (per venire a noi) Leonard Cohen, Madonna, Jimi Hendrix, Bob Dylan, Janis Joplin, Joni Mitchell, Dee Dee Ramone, Tom Waits, Patti Smith e Iggy Pop. E nell'ottobre '78 Sid Vicious dei Sex Pistols, se la cosa può interessare, vi uccise la sua fidanzata Nancy Spungen.


(Franco Bacoccoli)

 

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