Le cifre ufficiali di Spotify: 3 milioni di $ ai best seller dell'anno
In un sito rivolto specificamente agli artisti, SpotifyArtists.com, Spotify alza il velo su royalty e pagamenti rivelando cifre, in alcuni casi, piuttosto consistenti. Il servizio di streaming svedese spiega di avere versato fino ad oggi oltre 1 miliardo di dollari a case discografiche e artisti titolari dei diritti (500 milioni solo nel 2013) aggiungendo che la somma versata per ogni stream varia da 0,006 a 0,0084 dollari, mentre su ogni incasso la trattenuta è del 30 per cento (l'etichetta o il distributore che riceve il restante 70 per cento provvede poi ad accreditare agli artisti le somme loro spettanti in funzione dei contratti stipulati).
Ancora più interessante la
tabella che indica gli effettivi pagamenti effettuati ad anonimi destinatari durante il luglio del 2013: 3.300 dollari sono pervenuti ai titolari di un album indie "di nicchia", 17.000 dollari a quelli di un album "classic rock" e 76.000 dollari a quelli di un album indie "di successo", mentre 145.000 dollari sono stati versati per un album compreso nella Top 10 di Spotify e 425.000 dollari per un album di "successo mondiale". All'artista titolare di quest'ultimo disco, negli ultimi dodici mesi, Spotify sostiene di avere accreditato oltre 3 milioni di dollari, aggiungendo che altri musicisti hanno guadagnato anche di più.

Nel suo report, Spotify osserva anche che le royalty medie pagate per milione di ascolti, comprese tra i 6.000 e i 8.400 dollari, superano quelle versate da "un servizio di video streaming" (cioè YouTube), 3.000 dollari, e quelle versate da un "servizio di radio streaming" (cioè Pandora), comprese tra i 1.300 e i 1.550 dollari.