A seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri a Rockol dal presidente di Universal Music Publishing Claudio Buja a proposito della fuoriuscita della società che dirige dalla Federazione Editori Musicali, il presidente della stessa FEM, Filippo Sugar, e il segretario generale Paolo Franchini hanno fatto pervenire in redazione una nota in cui, confermando il ricevimento delle dimissioni di Universal, commentano la vicenda.
"Prendo atto con rammarico della decisione di Claudio Buja anche se confesso non ho davvero compreso le motivazioni", dichiara Sugar. "In questi ultimi anni la nostra Federazione ha lavorato per la tutela del diritto d'autore e dei nostri associati, nel rispetto di tutti, dai più grandi ai più piccoli, e raccogliendo i favori di gran parte della comunità degli autori e degli editori. Oggi più che mai di fronte alla rivoluzione tecnologica, alla forte crisi economica italiana, alla globalizzazione del mercato, e al processo di profonda revisione in corso nella Siae, ritengo vada perseguita l'unità del nostro settore. Confido che Universal possa in futuro tornare sui suoi passi". .
"Mai come in questi ultimi anni la qualità del lavoro che FEM ha svolto per difendere i diritti degli autori e degli editori è sotto gli occhi di tutti", ha aggiunto Franchini. "Il nostro impegno negli organi sociali della Siae, nei direttivi di Confindustria Cultura, della Federazione antipirateria FPM e della Federazione internazionale degli editori musicali ICMP, testimonia il grande lavoro svolto al fianco di tutti gli autori e di tutti gli editori in una fase così importante e delicata di trasformazione del diritto d'autore. Sono certo che che FEM proseguirà il lavoro avviato con sempre maggiore determinazione e autorevolezza".