La nuova proprietà di Virgin Retail Italy, che fa capo all'imprenditrice Laura Alessi, ha deciso di usare la mano più leggera, ridimensionando i tagli al personale previsti al Virgin Megastore di Milano, oggetto negli ultimi tempi di un radicale processo di ristrutturazione (vedi News): il programma di riduzione degli organici, secondo le notizie raccolte da Rockol, riguarderebbe ora 18 addetti anziché i 27 previsti dal piano di mobilità presentato inizialmente dall'azienda (vedi News), inclusi i 5 lavoratori che hanno nel frattempo presentato volontariamente le proprie dimissioni.
Il 5 giugno scorso le lettere di licenziamento hanno raggiunto 8 dipendenti, mentre altri 5 restano in attesa di comunicazioni: la procedura potrebbe concludersi entro la fine di questo mese, ma la società potrebbe anche decidere di sfruttare tutti i 120 giorni che la legge le mette a disposizione per informare il personale delle sue decisioni (e in questo caso si arriverebbe a fine settembre). .
Dopo la presa d'atto del mancato accordo tra dirigenza e rappresentanza sindacale, avvenuta il 29 maggio scorso presso l'agenzia regionale per il lavoro della Lombardia (vedi News), la situazione resta dunque fluida: anche se una parte del personale colpito dal provvedimento di licenziamento sembra ancora intenzionata ad adire le vie legali, non giudicando motivate le cause addotte dalla proprietà (che Rockol ha cercato di contattare per un commento, finora senza esito).
Affiorano, intanto, alcuni indizi riguardo al futuro dei Virgin Megastore in Italia. Da qualche giorno la catena ha aggiunto un nuovo punto vendita ai quattro preesistenti in Italia (Milano, Bergamo, Padova e Bologna): si tratta del negozio di Genova già operante sotto l'insegna Music Store, di proprietà della stessa Alessi, che avrebbe acquisito l'insegna Virgin in franchising (senza cioè essere assorbito nella struttura di Virgin Retail Italy); la stessa formula potrebbe essere adottata nel prossimo futuro per l'allargamento del circuito Virgin ad altri negozi.
Sembra confermato, sempre da fonti ufficiose, che i diritti di licenza sul marchio britannico scadano nel 2005 (vedi News). E che Laura Alessi, interessata a garantire continuità alla gestione, stia cercando di ottenerne un prolungamento a tempo indeterminato.