Lou Reed solista, le canzoni più famose: ascolta

Chiusa l'esperienza coi Velvet Underground, Lou Reed si è affermato come uno degli autori più prolifici e fecondi della sua generazione: spaziando dallo spigoloso e sperimentale "Metal machine music" del '75 all'altrettanto sperimentale - ma più disteso - "Hudson river wind meditations" del 2007, sua ultima prova da solista in studio, il cantante e chitarrista newyorchese ha saputo tenere una produzione altissima anche nella sua carriera solista, partendo dalla sua seconda fatica sulla lunga distanza, il folgorante "Transformer" del '72 (prodotto da David Bowie e Mick Ronson), e passando per episodi come "Berlin", "Coney Island baby", "New York" e il concept "Magic and loss", senza dimenticare le collaborazioni con l'ex sodale John Cale per "Songs for Drella" (dedicato al mentore Andy Warhol) e il discusso
"Lulu", la sua opera più recente scritta e registrata a quattro mani el 2011 coi Metallica.
Ecco una selezione degli episodi più celebri del Lou Reed solista:
"Vicious", da "Transformer", 1972:
"Perfect Day", da "Transformer", 1972:
"Walk on the Wild Side", da "Transformer", 1972:
"Satellite of Love", da "Transformer", 1972:
"Berlin", da "Berlin", 1973:
"Kill Your Sons", da "Sally Can't Dance" del 1974:
"Real Good Time Together", da "Street Hassle":
"Average Guy", da "The blue mask", 1982:
"Romeo Had Juliette", da "New York", 1989:
"Dirty Blvd.", da da "New York", 1989:
"Open House", da "Songs for Drella" (con John Cale), 1990:
"What's good", da "Magic and loss", 1992:
"NYC Man", "da Set the Twilight Reeling", 1996: