Universal: se ne va il supermanager Diller, e riprende quota l'opzione Davis
Le dimissioni del facoltoso imprenditore americano Barry Diller dal posto di amministratore delegato di Vivendi Universal Entertainment, annunciate poche ore fa, potrebbero ridare impulso alle trattative tra la capogruppo francese Vivendi e l'ex petroliere Marvin Davis (vedi News) per la cessione in toto della divisione che include casa discografica, studi cinematografici, network televisivi e parchi di divertimento.
Proprio Diller, che a sua volta aveva fatto un'offerta per rilevare la proprietà della divisione, aveva rinunciato di fronte alle insistenze di Jean-René Fourtou, amministratore delegato di Vivendi Universal, di includere nel “pacchetto” la casa discografica Universal Music, estranea ai suoi interessi. Davis, invece, non sembra avere preclusioni del genere, rispetto alla sua offerta da 20 milioni di dollari che il cda Vivendi sta ancora valutando e che Diller sembra non avere gradito affatto (tra i due le ruggini, per questioni d'affari, risalgono a molti anni fa).
Un comunicato stampa diramato dalla società francese parla, a proposito delle dimissioni di Diller, di una scelta pienamente concordata tra le parti, e annuncia che sarà lo stesso Fourtou a reggere da solo, ad interim, la divisione entertainment del gruppo. Diller, che era entrato in Vivendi nel dicembre 2001, quando cedette alla società i suoi interessi televisivi e cinematografici, tornerà ad occuparsi a tempo pieno di USA Interactive, la holding di cui fanno parte aziende come Ticketmaster e Home Shopping Network e che ha appena acquistato la società di prenotazioni on-line Expedia.
Proprio Diller, che a sua volta aveva fatto un'offerta per rilevare la proprietà della divisione, aveva rinunciato di fronte alle insistenze di Jean-René Fourtou, amministratore delegato di Vivendi Universal, di includere nel “pacchetto” la casa discografica Universal Music, estranea ai suoi interessi. Davis, invece, non sembra avere preclusioni del genere, rispetto alla sua offerta da 20 milioni di dollari che il cda Vivendi sta ancora valutando e che Diller sembra non avere gradito affatto (tra i due le ruggini, per questioni d'affari, risalgono a molti anni fa).
Un comunicato stampa diramato dalla società francese parla, a proposito delle dimissioni di Diller, di una scelta pienamente concordata tra le parti, e annuncia che sarà lo stesso Fourtou a reggere da solo, ad interim, la divisione entertainment del gruppo. Diller, che era entrato in Vivendi nel dicembre 2001, quando cedette alla società i suoi interessi televisivi e cinematografici, tornerà ad occuparsi a tempo pieno di USA Interactive, la holding di cui fanno parte aziende come Ticketmaster e Home Shopping Network e che ha appena acquistato la società di prenotazioni on-line Expedia.
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