Bisognose di uomini che sappiano scovare e valorizzare i nuovi talenti musicali, le case discografiche si sono messe alla caccia delle teste d'uovo ancora disponibili sul mercato.
Lo dimostrano due notizie che arrivano in queste ore dagli Stati Uniti, e che riguardano entrambe figure di grande spicco della scena hip hop. Il primo è Steve Rifkind, il fondatore della Loud Records che si è guadagnato la nomea di stratega principe della scena “urban” americana e che ha appena trovato un alleato nella Universal e nella Motown per la sua nuova impesa Street Records Corporation (il nome rivela già un programma di intenti). L'etichetta pubblicherà il prossimo 29 aprile l'atteso album di debutto di David Banner, celebre produttore rap che ha lavorato con artisti come Snoop Dogg e Lil Flip. Rifkind è stato un pioniere dell'hip hop con la Spring Records, prima di raggiungere successo e prestigio internazionale con la Loud e con i dischi di Wu-Tang Clan, Mobb Deep, Big Pun e altri. E' anche titolare di una società di consulenza a cui sono ricorsi in passato clienti come Nike, Pepsi, Levi's e Rolling Stone e di cui ha recentemente ceduto il 50 % alla Mosaic Media Holdings. .
Un altro mago dell'hip hop (genere che negli USA continua ad essere considerato una miniera d'oro) è Chris Lighty, manager della neo-star 50 Cent, di Busta Rhymes e di Missy Elliott nonché discografico con la Violator Records: sia lui che l'etichetta entreranno a far parte della famiglia Jive (ora di proprietà BMG), dove Lighty assumerà il ruolo di direttore artistico. Il primo gruppo che porterà in dote alla Jive è il duo dei Mobb Deep (nuovo album in agosto), che incideva un tempo proprio per la Loud di Rifkin.