L'approdo a MusicNet, nelle strategie musicali di America Online, era un passo abbastanza scontato, considerando che AOL Time Warner è parte in causa in entrambe le imprese (nel primo caso in joint venture con EMI e Bertelsmann). E le aspettative sono elevate, anche da parte degli osservatori esterni del mercato digitale: “I sistemi peer to peer prosperano”, ha commentato all'agenzia Reuters Lee Black, un analista di Jupiter Research, “ma avere AOL tra i protagonisti sulla scena aiuterà ad incrementare la consapevolezza dei servizi a pagamento disponibili sul mercato”. Fino ad oggi, le stime attribuiscono a MusicNet e al suo concorrente Pressplay non più di mezzo milione di utenti a testa, contro gli oltre 60 milioni di persone che impiegano regolarmente un network come KaZaA: ma ora i dirigenti di AOL Time Warner si aspettano di “convertire” alla musica digitale anche una fetta di coloro che non hanno dimestichezza con il downloading gratuito.
MusicNet sarà disponibile agli utenti AOL con un catalogo iniziale di 250 mila canzoni, utilizzabile a partire da un abbonamento “basic” da 3,95 dollari mensili che dà diritto a 20 downloads e 20 ascolti in streaming.
Circa metà degli album attualmente presenti nella Top 200 di Billboard sono inclusi nell'offerta, anche se non tutti sono disponibili per il CD burning, cioè la copia su compact disc. In esclusiva, gli abbonati AOL potranno accedere ai contenuti di alcuni programmi musicali specifici creati dal network: ogni distributore di MusicNet, infatti, appronta una sua versione “customizzata” e differente del servizio. Tecnicamente il sistema è stato “settato” in modo da facilitare il downloading a chi (come la maggioranza dei clienti AOL) utilizza ancora connessioni analogiche e quindi più lente: lo scopo, spiegano i tecnici di AOL, è di garantire una velocità doppia rispetto a quella consentita da reti come KaZaA, che tipicamente richiedono dai 12 ai 22 minuti per scaricare un'intera canzone. .