Altrettanto burbero il giudizio sugli eterni rivali dei quattro di Liverpool, i Rolling Stones. «Ricordo quel ragazzo magro che mi seguiva per Londra. Un giorno mi impietosii e gli dissi che poteva suonare il tamburello su un lato del palco. Oggi, che fa il mio amico Mick Jagger? Si agita sul palco come facevo io. Mi sembra ovvio che mi ha copiato».
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30/11/-0001
Little Richard: «Brian Epstein mi chiese di lanciare i Beatles. Ma erano troppo fiacchi»
Little Richard racconta che Brian Epstein gli propose il 50 per cento dei proventi dei Beatles se avesse fatto loro da "padrino" in America. «Quei ragazzi volevano essere proprio come Little Richard» racconta, in terza persona, l'autore di "Tuttifrutti". «Speravano di fare musica meglio di lui, ma non potevo permettere che succedesse. Così ho mostrato loro che esiste un solo Little Richard. E poi, con tutte quelle mielose armonie vocali, mi sembravano gli Everly Brothers. Ho pensato che l'ultima cosa di cui il mondo aveva bisogno erano quattro Everly Brothers. McCartney però mi piaceva, era molto gentile e chiedeva notizie delle ragazze americane. Viceversa, John Lennon lo avrei picchiato con un bastone. Ricordo che mi portò in una stanzetta, fece uscire dell'aria dal sedere, e mi ci chiuse dentro. Mamma mia, ancor oggi mi sembra di sentire quell'odore».
Altrettanto burbero il giudizio sugli eterni rivali dei quattro di Liverpool, i Rolling Stones. «Ricordo quel ragazzo magro che mi seguiva per Londra. Un giorno mi impietosii e gli dissi che poteva suonare il tamburello su un lato del palco. Oggi, che fa il mio amico Mick Jagger? Si agita sul palco come facevo io. Mi sembra ovvio che mi ha copiato».
Altrettanto burbero il giudizio sugli eterni rivali dei quattro di Liverpool, i Rolling Stones. «Ricordo quel ragazzo magro che mi seguiva per Londra. Un giorno mi impietosii e gli dissi che poteva suonare il tamburello su un lato del palco. Oggi, che fa il mio amico Mick Jagger? Si agita sul palco come facevo io. Mi sembra ovvio che mi ha copiato».