Midem di Cannes: gli addetti ai lavori 'vedono' Warner nel futuro della EMI
Come prevedibile, del futuro della major britannica si è parlato molto, nei giorni scorsi, tra gli addetti ai lavori a zonzo tra gli stand del Midem e i bar dei grandi alberghi di Cannes.
Ma dal chiacchiericcio non è emerso nulla di sostanzialmente nuovo, anche se in molti si dicono convinti che il 2003 sarà l'anno buono, per il “matrimonio” più anticipato del business musicale. I pretendenti, secondo gli ultimi rumours alimentati nella cittadina francese, sono sempre gli stessi: BMG, Warner e – per qualcuno – Clive Calder, l'ex boss della Zomba che si trova in mano un paio di miliardi di dollari da (eventualmente) reinvestire (vedi News). Ma potrebbe anche prospettarsi la soluzione di un “management buyout” o farsi avanti qualche società finanziaria rimasta finora nell'ombra, soprattutto se – come fa notare qualche esperto di Borsa – il valore del titolo dovesse scendere ancora, dal minimo storico di 135 pence a quota 100-120. .
Sia BMG che Warner (vedi News) avrebbero ripreso recentemente i colloqui con i vertici della società britannica. E sarebbe la major americana, secondo alcuni analisti, a potersi giocare le carte migliori per una fusione che la stessa EMI ricercherebbe per dare un taglio drastico a debiti e costi di gestione: secondo Michael Nathanson, un agente della Sanford Bernstein di New York, un “merger” tra EMI e Warner risulterebbe meglio assortito in virtù della distribuzione di forze delle due case discografiche sul mercato mondiale (la prima è più competitiva in Europa, la seconda negli States), mentre combinando le loro risorse le due aziende realizzerebbero un risparmio stimato in 250 milioni di dollari all'anno.
D'altro canto, un accordo con BMG potrebbe incontrare meno problemi da parte delle autorità antitrust, perché la società che ne risulterebbe avrebbe una presenza meno preponderante in termini di market share, soprattutto sul mercato delle edizioni musicali. Tutti sembrano concordare su un punto, comunque: qualsiasi progetto è ancora lontano dal concretizzarsi, e se ne parlerà più seriamente più avanti nell'anno.