Chicago, debutta il tour di Peter Gabriel. Le prime reazioni

Non sono molto positive le primissime reazioni locali al "Growing up", il nuovo tour mondiale che Peter Gabriel ha fatto debuttare negli States e che presumibilmente porterà anche in Europa nel 2003.
Secondo alcuni recensori statunitensi che hanno assistito al debutto dello scorso martedì sera allo United Center di Chicago, il problema principale è da attribuire alla scaletta scelta. Sicuramente non male le trovate estratte dal suo cilindro nel corso dello show: effetti luce belli, un piano retrattile, un gigantesco paracadute che gli si è avviluppato attorno alla testa durante "My head sounds like that", un giretto in bicicletta, l'apparizione di una tripla pista da circo, una sgambata all'interno di un grande pallone trasparente. Ma il pubblico, sempre secondo alcuni giornalisti, è rimasto piuttosto basito di fronte ad un tracklisting che ha snocciolato due brani da "Ovo" e ben sette dal suo ultimo "Up", album che negli USA è presto ruzzolato fuori dalle posizioni che contano. Lo spettacolo è parso decollare solo verso la fine, quando l'ex capataz dei Genesis ha messo mano ai pezzi più conosciuti: solo con "Sledgehammer", "Solsbury Hill", "In your eyes" e la finale "Here comes the flood" gli spettatori si sono scollati di dosso quella certa freddezza che era sembrata scendere sulla data.